Pasqua 2020: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia), “morte sconfitta da Cristo nel suo stesso terreno”

“Non è stato un giorno di lutto o sconfitta, ma una pausa nella quale si è stati invitati a contemplare il Crocifisso attraverso la proclamazione della Passione, l’adorazione della Croce e la comunione al Corpo di Cristo dato per noi”. In questo spirito che l’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra mons. Renato Boccardo ha presieduto, ieri, la Via Crucis allo Scoglio della Preghiera di Roccaporena di Cascia e l’Azione liturgica del Venerdì Santo nella Cattedrale di Spoleto. A Roccaporena, sul luogo dove Santa Rita andava “ad affidare al Signore le sue pene e i suoi desideri”, mons. Boccardo ha ricordato “tutti quelli che soffrono a causa del Covid-19 che si diffonde nel mondo: penso a quelle famiglie che sono provate dalla sofferenza per la perdita di qualcuno dei loro cari, a quelle persone che non hanno più un lavoro o che è precario, alla trepidazione per il presente e per il futuro. Santa Rita, certamente, condivide anche la fatica di questo tempo: lei che ha vissuto grandi sofferenze, è più che mai vicina alle donne e agli uomini di oggi che devono affrontare questa pandemia”. Nel duomo di Spoleto l’arcivescovo ha sottolineato che “Gesù, morendo, dà origine ad un nuovo modo di vivere e di morire, un modo che sconfigge la morte non perché essa sia evitata, bensì perché viene battuta sullo stesso terreno. Invece di essere segno di disperazione, occasione di maledizione, dopo il Calvario la morte diviene segno di speranza e di obbedienza. E con la morte ogni altro elemento negativo della vita umana – umiliazione, sofferenza fisica e morale, insuccesso, menzogna, tradimento – può acquistare capacità e valore redentivo”. Riferendosi all’emergenza Covid-19, mons. Boccardo ha affermato: “Abbiamo l’impressione di stare attraversando un’epoca di buio. Pensiamo certo a tutte le vittime della pandemia, alla fatica eroica di tanti medici, operatori sanitari e volontari, e li abbracciamo con il nostro ricordo e la nostra preghiera. Ma abbiamo la certezza che questo tempo passerà e tornerà a splendere il sole sul nostro cammino. Perché l’esperienza tragica della morte di Gesù ci dice che anche questa situazione di paura e dolore porta con sé dei germi di vita e di fraternità”.
Questa sera alle 21, mons. Boccardo presiederà la Veglia in Duomo alle 21 e domani la messa alle 11, sempre in cattedrale. Il tutto trasmesso in diretta sui social della Diocesi. E mons. Boccardo in questo tempo di pandemia in cui la gente non può uscire di casa, ha affidato ad un breve video gli auguri di Pasqua.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa