Coronavirus Covid-19: mons. Pennisi (Monreale) scrive a ospedale Partinico, “assoluzione a penitenti in reparti dove non è possibile la confessione”

“Che questa Pasqua diventi motivo di speranza per realizzare l’unica legge di una vita capace di cambiare il mondo in meglio: l’amore”. Lo scrive l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, nel suo messaggio per l’ospedale Covid-19 di Partinico (Palermo), dedicato esclusivamente alla cura degli ammalati di Coronavirus. “Mentre ammiro con animo grato e riconoscente il direttore sanitario, tutti i medici gli operatori sanitari, il cappellano, il personale ospedaliero e i volontari, che si stanno prodigando per le persone che hanno contratto il coronavirus – aggiunge –, in questo giorno di Pasqua rivolgo un affettuoso pensiero a tutti gli ammalati che sono ospitati in questo ospedale e che non possono godere della vicinanza dei loro familiari o ricevere il conforto dei Sacramenti”. Il presule riferisce di aver autorizzato “con uno speciale decreto” il cappellano a “impartire l’assoluzione ai penitenti, siano esse malati o personale ospedaliero, che si trovano in reparti dove non è possibile garantire il segreto della confessione e le adeguate misure sanitarie”. “Al pentimento dei propri peccati si deve aggiungere il proposito di accedere alla confessione individuale quando saranno superate le attuali circostanze straordinarie”.
Dall’arcivescovo gli auguri di “buona Pasqua” ai medici, agli operatori sanitari e ai volontari che “da settimane dedicano tempo, intelligenza, professionalità, diventando gli angeli che hanno curato e talora, purtroppo, accompagnato alla morte alcune persone”. “Auguri di guarigione agli ammalati e ai loro familiari che non hanno potuto stare vicini ai loro cari e a coloro che non hanno potuto accompagnare in chiesa i loro cari defunti con l’auspicio di poter presto celebrare degnamente il loro ricordo”. Infine, l’impegno di mons. Pennisi: “Appena sarà superata questa situazione di emergenza desidero venire nel vostro ospedale per una celebrazione di ringraziamento al Signore”.

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