Pasqua 2020: card. Montenegro (Agrigento), “lasciarsi prendere per mano per attraversare il mare terribile del virus”

Card. Francesco Montenegro

“Proprio perché stiamo vivendo questo tempo di sofferenza, dire ‘buona Pasqua’ è un augurio importante: la Pasqua non è una festa inventata da noi, ma è una festa di Dio e quando ciò avviene Dio ha sempre un messaggio da mandare ai suoi uomini”. Lo dice l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro, nel suo videomessaggio di auguri per Pasqua ai fedeli. “La Pasqua è una festa di speranza, significa passaggio – spiega –. Vuol dire che è possibile passare da una situazione di morte, di difficoltà a una situazione diversa. Ma il Signore ci chiede di aver fede e di credere che Dio è al centro della storia e della vita”. Il cardinale avverte: “Noi ci serviamo di lui quando abbiamo bisogno, anche questo tempo lo stiamo pregando perché ci faccia guarire”. Ma il rischio indicato dall’arcivescovo è che, quando la pandemia passerà, “anche Dio verrà accantonato”. “Dio non ci promettere di illuminare le gallerie nelle quali ci troviamo, ma ci chiede di credere che, se anche camminiamo nel buio di una galleria, lui continua a starci vicino – aggiunge –. La Pasqua è lasciarsi prendere per mano da Dio per poter attraversare questo mare terribile del virus, credere che quando Dio c’è la paura può essere messa da parte”. Nelle parole del card. Montenegro, un riferimento ai valori: “Ci sentiamo padroni di tutto ma è bastato un virus per mettere ko un mondo. Questo vuol dire che quelli che noi chiamiamo ‘valori’ forse non sono tali. Dobbiamo ripoggiare la vita su qualcosa che conta di più”. Infine, la solidarietà di questi giorni, che “stiamo vivendo”, ma “speriamo di viverla anche dopo”. “Speriamo che anche dopo quest’attenzione al povero continui. Sarà bello se, dopo questo momento, la famiglia ritrovi la gioia di essere insieme”.

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