Papa Francesco: Veglia pasquale, “non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza”

“Non abbiate paura, non temete: ecco l’annuncio di speranza. È per noi, oggi. Sono le parole che Dio ci ripete nella notte che stiamo attraversando”. A ripeterlo è il Papa nell’omelia della Veglia pasquale, celebrata in una basilica di San Pietro vuota a causa della pandemia in atto. “Stanotte conquistiamo un diritto fondamentale, che non ci sarà tolto: il diritto alla speranza”, afferma Francesco: “È una speranza nuova, viva, che viene da Dio. Non è mero ottimismo, non è una pacca sulle spalle o un incoraggiamento di circostanza, con un sorriso di passaggio. È un dono del Cielo, che non potevamo procurarci da soli”. “Tutto andrà bene, diciamo con tenacia in queste settimane, aggrappandoci alla bellezza della nostra umanità e facendo salire dal cuore parole di incoraggiamento”, l’analisi del Papa: “Ma, con l’andare dei giorni e il crescere dei timori, anche la speranza più audace può evaporare”. La speranza di Gesù, invece, “è diversa”: “Immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al bene, perché persino dalla tomba fa uscire la vita. La tomba è il luogo dove chi entra non esce. Ma Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte, per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra”. “Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba, può rimuovere i macigni che sigillano il cuore”, assicura Francesco: “Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele. Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa