Coronavirus Covid-19: Monreale, Confraternite donano un respiratore e presidi medici. Piano alimentare della Caritas

La Federazione diocesana delle Confraternite dell’arcidiocesi di Monreale dona un respiratore e presidi medici all’Ospedale Covid-19 di Partinico per il valore di 10mila euro e fa arrivare presidi medici ospedalieri indispensabili anche all’Ospedale dei Bianchi di Corleone. All’emergenza sanitaria si aggiunge quella alimentare, così la Caritas diocesana di Monreale ha attivato un piano straordinario di interventi di sostegno per le famiglie assistite dalle parrocchie dell’Arcidiocesi anche per il pagamento di utenze elettriche, affitti e forniture di gas. È bastato un video appello del presidente della Federazione, condiviso fra i 127 presidenti delle Confraternite della diocesi, perché si aprisse una vera gara di solidarietà che in quasi tre giorni, è riuscita nell’impresa di raccogliere fondi per l’acquisto di un respiratore per l’Ospedale di Partinico. La raccolta – riferisce la diocesi – ha dato molti più frutti, ed è ancora in corso, giungendo quasi a 20mila euro che sono già stati spesi anche per l’acquisto di tutto quel materiale accessorio necessario e indispensabile che serve a proteggere i medici e gli infermieri che operano sia a Partinico che a Corleone. Alla raccolta hanno partecipato anche i sacerdoti del Capitolo della Collegiata di Monreale e altri parroci della diocesi, alcune associazioni del territorio anche sportive e quelle di Azione Cattolica di Bisacquino e San Giuseppe Jato, ma la raccolta è ancora in corso; lo stesso mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, ha espresso la sua gratitudine per la sensibilità mostrata dai confratelli della diocesi. La Caritas diocesana ha messo in campo un piano straordinario di sostegno alimentare per far fronte alle molteplici richieste che dalle parrocchie giungono al vescovo e alla Caritas. Per questo ha aperto una campagna di raccolta fondi: “Aiutaci ad aiutare”, a cui può partecipare chi può con bonifici bancari ordinari.  Attraverso il Progetto carcere “Chi è l’ultimo”, la Caritas diocesana si è fatta segnalare alcune persone dagli enti preposti, per far giungere aiuti mirati sia per alimenti e generi di prima necessità per le rispettive famiglie di provenienza, sia per oneri di locazione e spese legali.

 

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