Coronavirus Covid-19: Commissione Ue, “occhio alle fake news”. Non condividere notizie da fonti dubbie, allarme per truffe on line

L’informazione falsa, distorta, o la disinformazione fioriscono al tempo del Covid-19. Ne è consapevole la Commissione europea che in un messaggio ricorda: “È importante fare affidamento solo a fonti autorevoli per ottenere informazioni aggiornate sull’epidemia”. Da Bruxelles il consiglio è di seguire ciò che dicono le autorità sanitarie nazionali e i siti web del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) o l’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms). Un primo aiuto che tutti possono dare al contrasto delle notizie false o distorte è “non condividere informazioni non verificate provenienti da fonti dubbie”. La Commissione è impegnata a fronteggiare anche questo pericolo attraverso una stretta cooperazione con le piattaforme online: “Le stiamo incoraggiando a promuovere fonti autorevoli, a ridurre il contenuto che viene verificato come falso o fuorviante e ad eliminare contenuti illegali o contenuti che potrebbero causare danni fisici”, spiega una nota. Per contrastare le informazioni false di cui si nutre la narrativa denigratoria in circolo, la Commissione mette in fila i principali “fatti” relativamente a Ue e emergenza Coronavirus, offrendo per ciascuno i riferimenti per maggiori informazioni: dai dati sull’assistenza economica e finanziaria messa in campo, alla collaborazione a livello europeo per garantire le forniture mediche, la solidarietà tra i Paesi dell’Ue.
Le politiche e le misure sanitarie sono una competenza dei singoli Paesi, viene ribadito, ma l’Ue può avviare iniziative che aiutino i singoli Paesi a fronteggiare la crisi, ad esempio mobilitando fondi Ue per la ricerca su vaccino, trattamenti e test diagnostici. “Se leggi che il virus viene intenzionalmente diffuso da migranti o specifici gruppi etnici, stai certo che non c’è alcuna base scientifica per tali affermazioni”. Questa “è una crisi globale che richiede solidarietà globale”. Da Bruxelles anche l’allerta sulle “truffe online relative a prodotti che presumibilmente possono curare o prevenire l’infezione Covid-19”.

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