Coronavirus Covid-19: Centro comune di ricerca Ue, nuovo materiale di controllo per i test sui contagi

Una delle difficoltà nel contrastare il contagio da Covid-19 sta nel fatto che il virus (che tecnicamente si chiama Sars-CoV-2) muta rapidamente. Ciò significa che i test effettuati possono dare un risultato negativo anche quando la persona è positiva. Per impedire ciò, servono dei cosiddetti “materiali di controllo” a garanzia del fatto che i test di laboratorio funzionino correttamente perché basati su quella parte del virus che è rimasta stabile dopo che il virus è mutato. Oggi – e qui è la notizia che arriva oggi dalla Commissione europea – gli scienziati del Centro comune di ricerca (Jrc) della Commissione europea hanno definito un nuovo materiale di controllo che i laboratori potranno utilizzare per verificare il corretto funzionamento dei test sul coronavirus ed evitare falsi esiti negativi. Un recente studio dell’Ue, infatti, ha identificato nella mancanza di materiali di controllo affidabili una delle sfide per i laboratori che effettuano i test sul coronavirus. Ora a disposizione, spiega una nota da Bruxelles, ci sono 3.000 campioni che saranno spediti ai laboratori d’analisi in tutta Europa, e saranno sufficienti per controllare fino a 60 milioni di test in tutta Europa. I campioni verranno distribuiti in via prioritaria ai laboratori designati dai governi nazionali e alla comunità di ricerca. Questo materiale di controllo è stato realizzato da un’impresa di biotecnologie tedesca sulla base di un modello del Centro comune di ricerca, e poi validato dagli esperti di laboratorio del Jrc.

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