Oscar 2020: Brad Pitt vince come attore non protagonista. Film d’animazione “Toy Story 4”. Premi anche alle sceneggiature di “Parasite” (originale) e “Jojo Rabbit” (non originale)

La 92ª edizione degli Academy Award, i premi Oscar a Los Angeles, si è aperta (alle 2.00 ora italiana) anche quest’anno nel segno della musica con una bella performance live dell’artista Janelle Monae, che non ha mancato di richiamare l’attenzione sulle donne registe (escluse dalle candidature) così come sugli interpreti afroamericani dimenticati. La cerimonia senza conduttore è stata inaugurata poi da due mattatori della commedia, Steve Martin e Chris Rock, che non hanno risparmiato battute fulminanti verso la stessa Academy, ma anche ai protagonisti della serata come Martin Scorsese e il suo lunghissimo “The Irishman” (“Martin ci è piaciuta molto la prima stagione della tua serie Tv…”).
Veniamo ai primi riconoscimenti. La serata si è aperta con l’Oscar per il miglior attore non protagonista, andato a Brad Pitt per “C’era una volta a… Hollywood” di Quentin Tarantino. Per Pitt è il primo Oscar come interprete, il secondo come produttore. Con emozione ha dedicato il riconoscimento ai genitori e ai figli: “Quello che faccio è per voi”.
Miglior film d’animazione è andato come da previsione alla Disney (snobbata ai Golden Globe) e al suo “Toy Story 4”. Ancora, come miglior cortometraggio animato è stato premiato “Hair Love”; gli autori emozionati hanno dedicato il premio al campione di basket Kobe Bryant.
Ancora, i premi per la miglior sceneggiatura. L’Oscar per la sceneggiatura originale è andato al sudcoreano Bong Joon Ho per il film rivelazione della stagione “Parasite”. Miglior sceneggiatura non originale è invece, come da previsione, “Jojo Rabbit” di Taika Wititi, che ha dedicato il premio a tutti i bambini indigeni in cerca di riscatto.

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