Nicaragua: i gesuiti latinoamericani in difesa dell’Università Uca e contro gli attacchi del regime alla libertà

I gesuiti della Conferenza dei provinciali dell’America Latina e Caribe (Cpal), assieme ad altri confratelli di varie organizzazioni, organismi pastorali, università e mezzi di comunicazione sociale, prendono posizione in una nota sulla situazione del Nicaragua e in particolare contro la campagna di calunnie e aggressioni subite dall’Università Centroamericana (Uca) di Managua contro gli studenti, i loro dirigenti e in particolare il loro rettore, padre José Alberto Idiáquez, nonché subite da altre istituzioni e persone legate alla Compagnia di Gesù in Nicaragua”.
La nota, firmata da decine di gesuiti e collaboratori dei vari organismi, a partire da padre Roberto Jaramillo, presidente della Cpal, prosegue: “Ci rammarichiamo profondamente che la crisi politica in Nicaragua continui a peggiorare e che la possibilità di dialogo tra il governo e l’opposizione sia stata interrotta, con il conseguente aumento della sofferenza del popolo nicaraguense”.
L’organismo di rappresentanza dei gesuiti sostiene “pienamente” l’Uca nel suo insegnamento, ricerca e servizio sociale, “ruolo che ha svolto con una dedizione esemplare fin dai tempi in cui il Nicaragua era una speranza per il mondo e che continua a svilupparsi in totale indipendenza, nonostante l’assedio e le minacce di cui è stata oggetto negli ultimi anni”.
La nota della Cpal prosegue: “Denunciamo, in maniera ferma e quanto più forte possibile, davanti all’opinione pubblica e dinanzi alle Organizzazioni nazionali e internazionali, il costante assedio finanziario, economico e fisico a cui l’Uca è stata soggetta negli ultimi tempi”.

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