Il Governo haitiano ha annunciato che lo stato di emergenza sarò esteso, in tutto il dipartimento Ovest, dove si trova la capitale Port-au-Prince, fino al 3 maggio, e il coprifuoco fino al 10 aprile. Queste misure sono state prese per ristabilire l’ordine e adottare misure appropriate per riprendere il controllo della situazione, come si legge nel comunicato emesso dall’ufficio del primo ministro ad interim, Michel Patrick Boisvert. In realtà, ci si aspetta che dagli ulteriori incontri di questi giorni si giunga a una definitiva composizione e a una piena operatività del Consiglio presidenziale per la transizione, che ha ottenuto il placet della Comunità internazionale, ma che in tre settimane non è neppure riuscito iniziare la sua azione. Intanto, come riferisce l’agenzia Efe, le bande armate stanno concentrando la loro attenzione sulle maggiori isitituzioni culturali ed educative della capitale, tra cui il collegio dei padri spiritani, saccheggiato lunedì, e la Biblioteca nazionale, assaltata ieri. Ieri l’Unesco ha espresso la sua “forte condanna “per gli atti di vandalismo alla Scuola nazionale delle arti (Enarts) e per l’incendio dell’Ecole normale supérieure (Ens) e di altre istituzioni. La violenza delle bande si è abbattuta anche le Facoltà di Scienze, Agronomia e Medicina veterinaria dell’Università Statale di Haiti.