“Una volta scelto di essere discepolo di Cristo, la sua motivazione profonda nella vita è stata di mettere in pratica la volontà di Dio, cioè di contribuire alla trasformazione dell’umanità, per fare di questo mondo una casa degna di essere umana”. Così padre Arturo Sosa, superiore generale dei Gesuiti, ha ricordato la figura di Jorge Mario Bergoglio, il primo Papa gesuita della storia, in una conferenza stampa in corso presso la Curia dei Gesuiti a Borgo Santo Spirito. “Assimilando il Vangelo di Gesù, sapeva che le sue azioni e decisioni non sarebbero state accettate unanimemente”, ha proseguito Sosa, sintetizzando così il messaggio che riceviamo da Papa Francesco: “Siamo essere umani, chiamati a mettere in pratica i suoi insegnamenti per garantire una vita dignitosa per tutti, in un mondo diventato una casa comune e in cui possiamo vivere come fratelli e sorelle”. Per il superiore dei Gesuiti, “Papa Francesco è stato un uomo che ha saputo acquisire lo sguardo misericordioso di Dio sulla complessità umana e ha dato la sua vita per aprire spazi più grandi”.