Giubileo degli adolescenti: Trento, 1.200 ragazze e ragazzi in viaggio verso Roma. In Duomo la benedizione di mons. Tisi e la testimonianza dei genitori di Sara Piffer

Zaino in spalla, tanto entusiasmo e anche una buona dose di emozione. Sono partiti questa mattina i 1.200 trentini diretti a Roma per il Giubileo degli adolescenti, nei giorni dell’addio a Papa Francesco. Prima di salire su 23 pullman, si sono ritrovati poco dopo le 7 in cattedrale a Trento per ricevere la benedizione del vescovo Lauro Tisi, che li accompagnerà nel viaggio, e ascoltare la toccante e intensa testimonianza dei genitori di Sara Piffer, la ciclista travolta e uccisa a soli 19 anni esattamente tre mesi fa, il 24 gennaio. Ragazze e ragazzi tra i 13 e i 17 anni – tra loro anche 250 animatori e una quindicina tra sacerdoti e religiosi – vivranno quattro intense giornate, con un programma inevitabilmente modificato a causa della scomparsa del Papa, al cui funerale potranno prendere parte liberamente nella mattinata di sabato 26 aprile.
Nel commentare il Vangelo dell’incontro del Risorto con i discepoli di Emmaus, tristi e smarriti dopo la morte di Gesù, mons. Tisi ha ricordato a ragazze e ragazzi che “capita a tutti di avere dei giorni tristi, quando abbiamo la sensazione di essere soli, che nessuno ci guardi, di non essere all’altezza della situazione”. “Ma ancora una volta – li ha invitati a riflettere l’arcivescovo – il viandante di Emmaus, Gesù, ha la chiave di volta della vita. Ai due discepoli che erano tristi e soli e non si fidavano, Gesù insegna che, se vuoi essere felice, devi condividere e servire. Ama, incontra, servi e sarai felice”.

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