Economia civile: Firenze, conclusa ieri la 7ª edizione del Festival nazionale. Becchetti, “la sensibilità di questi giorni si traduca in un impegno quotidiano di tutti”

Si è conclusa ieri a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la settima edizione del Festival nazionale dell’Economia civile. Leonardo Becchetti, direttore del Festival e co-fondatore di NeXt Economia, ha sottolineato che “il Festival non è un evento, ma un movimento: c’è prima e c’è dopo e mette in moto tutta una serie di percorsi che vanno dal consumo e risparmio responsabile, al lavoro sull’amministrazione condivisa, fino all’impegno sui territori, anche nelle aree interne, per promuovere partecipazione, cittadinanza attiva e impegno dei cittadini per il bene comune”. “È molto importante che non ci sia solo la sensibilità di un giorno – pure importante, come quella che abbiamo avuto in questi giorni – ma che questa sensibilità si traduca in un impegno quotidiano di tutti”, ha ammonito Becchetti.
Anche quest’anno il Festival nazionale dell’Economia Civile ha continuato a proporre – viene evidenziato in un comunicato – “un approccio il più possibile concreto per costruire passo dopo passo l’economia che vogliamo: ricerche e studi per rinnovare i contenuti e l’approccio accademico su temi sempre più interconnessi; nuovi contenuti e modalità formative per trasmettere concetti e principi ai più giovani; forme di supporto e proposte concrete per accompagnare organizzazioni, imprese e amministrazioni nel cambio di paradigma”.
Il “Rapporto sul BenVivere” arrivato alla sua settima edizione, ha visto affiancarsi altre due importanti ricerche dedicate a tematiche più che attuali: l’“Indice di Sviluppo umano di comunità”, per andare a misurare quanto generatività e il benessere, considerando che la felicità non è questione di interesse e soddisfazione individuale, ma comunitaria; e “Democrazia aumentata” che indaga come possono dialogare AI e intelligenza relazionale per supportare il dialogo e la condivisione.
Nel corso dell’ultima giornata di Festival sono state due le esperienze premiate come “Ambasciatori dell’Economia civile”: si tratta di storie concrete di imprenditori e amministratori locali che coniugano sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale. A ricevere il riconoscimento sono state il C.I.S.S. 38 della Provincia di Torino e le Case di quartiere di Reggio Emilia. Entrambi i progetti – spiegano i promotori – dimostrano come la collaborazione tra istituzioni, cittadini e attori sociali possa trasformare il territorio e migliorare la qualità della vita delle comunità.
Ieri è intervenuto anche Martin Guzman, professore alla Columbia University e ministro dell’Economia in Argentina dal 2019 al 2022, che ha lavorato al Rapporto Giubilare sul debito che è stato presentato nel corso della giornata conclusiva del Festival. “Quando un Paese affronta una crisi, di solito – ha spiegato – deve negoziare con molti soggetti diversi” ma “non esiste un quadro condiviso: le negoziazioni avvengono sulla base dei rapporti di forza, sono dispute di potere. Sono estremamente complesse e gli esiti più comuni sono insoddisfacenti”. Il sistema attuale dovrebbe essere riformato, secondo Guzman, in base ai principi di “sostenibilità” e “parità di trattamento tra creditori”.

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