“L’attacco terroristico compiuto da Hamas e da altre milizie contro migliaia di israeliani e di migranti residenti, molti dei quali civili, che stavano per celebrare il giorno della Simchat Torah, a conclusione della settimana della festa di Sukkot, è stato disumano ed è ingiustificabile”. Lo dice il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, in un’intervista rilasciata ai media vaticani a due anni dall’attacco terroristico perpetrato da Hamas contro Israele. “La brutale violenza perpetrata nei confronti di bambini, donne, giovani, anziani, non può avere alcuna giustificazione”, afferma il cardinale: “È stato un massacro indegno e – ripeto – disumano. La Santa Sede ha espresso immediatamente la sua totale e ferma condanna, chiedendo subito la liberazione degli ostaggi e manifestando vicinanza alle famiglie colpite durante l’attacco terroristico. Abbiamo pregato e continuiamo a farlo, così come continuiamo a chiedere di porre fine a questa spirale perversa di odio e di violenza che rischia di trascinarci in un abisso senza ritorno”. “Non possiamo né dobbiamo dimenticarci di loro”, le parole rivolte agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, cui Parolin esprime “vicinanza”, insieme alla “disponibilità a fare ciò che è possibile perché possano riabbracciare i loro cari sani e salvi o almeno riavere i corpi di chi è stato ucciso, perché siano degnamente sepolti”.