Consiglio europeo: “Cina, partner e rivale”. I 27 richiamano Pechino su Russia, Taiwan, Hong Kong e diritti umani

“Il Consiglio europeo ha proseguito il dibattito strategico sulle relazioni dell’Ue con la Cina e ha ribadito l’approccio politico poliedrico dell’Unione nei confronti della Cina, di cui è contemporaneamente un partner, un concorrente e un rivale sistemico. Nonostante i diversi sistemi politici ed economici, l’Unione europea e la Cina hanno un interesse comune a perseguire relazioni costruttive e stabili, ancorate al rispetto dell’ordine internazionale basato su regole, all’impegno equilibrato e alla reciprocità”. Lo si legge nel capitolo delle “Conclusioni” del summit dei 27 dedicato ai rapporti con Pechino. L’Unione europea “continuerà a impegnarsi con la Cina per affrontare le sfide globali e incoraggia la Cina a intraprendere azioni più ambiziose in materia di cambiamento climatico e biodiversità, salute e preparazione alle pandemie, sicurezza alimentare, riduzione delle catastrofi, cancellazione del debito e assistenza umanitaria”, specificano i capi di Stato e di governo Ue.
L’Unione europea e la Cina “continuano a essere importanti partner commerciali ed economici. L’Unione europea cercherà di garantire condizioni di parità, in modo che le relazioni commerciali ed economiche siano equilibrate, reciproche e reciprocamente vantaggiose”.
Quindi vi si legge: “in qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina ha una responsabilità speciale nel sostenere l’ordine internazionale basato su regole, la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Pertanto, il Consiglio europeo invita la Cina a fare pressioni sulla Russia affinché interrompa la sua guerra di aggressione e ritiri immediatamente, completamente e senza condizioni le sue truppe dall’Ucraina”.
Ancora: “i mari cinesi orientali e meridionali rivestono un’importanza strategica per la prosperità e la sicurezza regionali e globali. L’Unione europea è preoccupata per le crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan. Il Consiglio europeo si oppone a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo con la forza o la coercizione”.
L’Unione europea, inoltre, “rimane fermamente impegnata nella promozione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Il Consiglio europeo accoglie con favore la ripresa del dialogo sui diritti umani con la Cina. Ribadisce le sue preoccupazioni riguardo al lavoro forzato, al trattamento dei difensori dei diritti umani e delle persone appartenenti a minoranze, alla situazione in Tibet e nello Xinjiang, nonché al rispetto dei precedenti impegni della Cina relativi a Hong Kong”.

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