Papa in Sud Sudan: preghiera ecumenica, “chi segue Cristo segue la pace, chi scatena guerra e violenza tradisce il Signore”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Chi si dice cristiano deve scegliere da che parte stare”. Ne è convinto il Papa, che durante la preghiera ecumenica al mausoleo “John Garang” ha ricordato che “Gesù ci vuole operatori di pace, vuole che la sua Chiesa non sia solo segno e strumento dell’intima unione con Dio, ma anche dell’unità di tutto il genere umano”. La pace di Dio, ha sottolineato, “non è solo una tregua tra i conflitti, ma una comunione fraterna, che viene dal congiungere, non dall’assorbire; dal perdonare, non dal sovrastare; dal riconciliarsi, non dall’imporsi”. “Noi, cari fratelli e sorelle, operiamo senza stancarci per questa pace, che lo Spirito di Gesù e del Padre ci invita a costruire”, l’invito di Francesco: “una pace che integra le diversità, che promuove l’unità nella pluralità. Questa è la pace dello Spirito Santo, il quale armonizza le differenze, mentre lo spirito nemico di Dio e dell’uomo fa leva sulle diversità per dividere”. “Chi segue Cristo sceglie la pace, sempre; chi scatena guerra e violenza tradisce il Signore e rinnega il suo Vangelo”, ha proseguito il Papa: “L’amore del cristiano non è solo per i vicini, ma per ognuno, perché ciascuno in Gesù è nostro prossimo, fratello e sorella, persino il nemico; a maggior ragione quanti appartengono al nostro stesso popolo, anche se di etnia diversa”, il monito di Francesco, ce ha sottolineato come il comandamento di Gesù “contraddice ogni visione tribale della religione”. “Adoperiamoci, fratelli e sorelle, per questa unità fraterna tra noi cristiani – l’esortazione del Papa – aiutiamoci a far passare il messaggio della pace nella società, a diffondere lo stile di non violenza di Gesù, perché in chi si professa credente non vi sia più spazio per una cultura basata sullo spirito di vendetta; perché il Vangelo non sia solo un bel discorso religioso, ma una profezia che diventa realtà nella storia. Operiamo per questo: lavoriamo per la pace tessendo e ricucendo, mai tagliando e strappando”.

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