Cile: il centrosud devastato dagli incendi, quattro morti nel Ñuble. A Concepción e a Chillán le diocesi sono mobilitate per aiutare la popolazione coinvolta

Il Governo del Cile ha decretato questo venerdì lo stato di catastrofe nelle regioni di Ñuble e Biobío (centro-sud del Paese), a causa degli incendi che continuano a divampare nel territorio, e che hanno già causato almeno quattro morti, nel municipio di Santa Juana. Gli incendi stanno anche interessando altre regioni vicine, l’Araucanía e il Maule, e si stanno verificando nel colmo dell’estate cilena, con una temperatura di oltre quaranta gradi. Si teme che il fuoco possa estendersi, come era accaduto in dicembre, anche alle regioni del centro del Paese. Ho deciso di decretare lo stato di eccezione costituzionale di catastrofe per la regione del Ñuble. Insieme, affrontiamo l’emergenza con la massima forza possibile”, ha dichiarato il presidente Gabriel Boric sul suo account Twitter. Il presidente ha anche annunciato l’interruzione delle sue vacanze. Il sottosegretario agli Interni, Manuel Monsalve, ha dichiarato in una conferenza stampa che nella regione del Ñuble ci sono 15 incendi, cinque dei quali in allarme rosso per la loro aggressività. “Siamo vicini ai 14.000 ettari consumati”, ha aggiunto. La Caritas cilena ha fatto appello alla prudenza e alla prevenzione, chiedendo ai cittadini di evitare qualsiasi comportamento che possa provocare il propagarsi del calore. Mobilitate le diocesi maggiormente coinvolte. La Chiesa di Concepción ha lanciato campagne di solidarietà per aiutare le persone colpite dagli incendi in varie zone della regione del Biobío. Il vicariato di Pastorale sociale dell’arcidiocesi di Concepción ha invitato a collaborare soprattutto con acqua, alimenti non deperibili, materiale per la pulizia e barrette di cereali. Un appello alla solidarietà è stato rivolto, in un video, anche dall’arcivescovo, mons. Fernando Chomali. La diocesi di Chillán, attraverso il vicariato di Pastorale sociale, ha lanciato ieri una Campagna di solidarietà per aiutare le persone colpite dagli incendi nel Ñuble. La delegata per la Pastorale sociale, suor Patricia Martínez, ha trascorso le ultime ore con la sua équipe visitando le zone più colpite, come Portezuelo, Quillón e Villa Jerusalén a Chillán, tra le altre. “Abbiamo visitato diverse aree per distribuire cibo e vestiti”, si legge sul sito della diocesi.

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