Papa Francesco: ad agenzia Telam, “riforma mi è stata chiesta dai cardinali”

“Le cose che ho fatto non le ho inventate né sognate dopo una notte di indigestione. Ho raccolto tutto ciò che i cardinali avevano detto nelle riunioni pre-conclave che il prossimo Papa avrebbe dovuto fare. Poi abbiamo detto le cose che dovevano essere cambiate, i punti che dovevano essere toccati”. Così il Papa, intervistato dall’agenzia argentina Telam, traccia un bilancio del suo pontificato. “Quello che ho messo in moto è stato quello che mi è stato chiesto”, precisa: “Non credo che ci sia nulla di originale da parte mia, ma ho avviato ciò che avevamo deciso tutti insieme. Ad esempio, la riforma della Curia si è conclusa con la nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium, con la quale, dopo otto anni e mezzo di lavoro e consultazioni, siamo riusciti a mettere in atto ciò che i cardinali avevano chiesto, cambiamenti che già si stavano mettendo in pratica. Oggi c’è un’esperienza di tipo missionario. Praedicate Evangelium, cioè siate missionari. Predicate la Parola di Dio. In altre parole, l’essenziale è uscire. Questo è ciò che è stato chiesto in quelle riunioni di cardinali. E quando sono stato eletto, l’ho messo in moto. Dopo alcuni mesi, si sono tenute consultazioni fino alla stesura della nuova Costituzione. E nel frattempo si stavano apportando dei cambiamenti. Cioè non sono idee mie. Che sia chiaro. Sono le idee di tutto il Collegio cardinalizio che ha chiesto questo”.

 

 

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