Diocesi: mons. Caiazzo (Matera), “povertà dilagante, salvare i poveri dalle grinfie degli usurai”

“Il servizio che siamo chiamati a svolgere è esattamente quello di essere consapevoli che lavoriamo in un clima di sfiducia e scetticismo. Ma la cosa che fa più paura è quell’individualismo che sfocia in personalismi faziosi e deleteri: ostacolo sempre più dominante a scapito di un ‘noi’ che è l’espressione della speranza, della rinascita”. Lo ha detto l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, nel suo messaggio che ha rivolto questa mattina in cattedrale alle autorità civili e militari riunite per un omaggio alla patrona della città, Maria Santissima della Bruna, la cui festa sarà celebrata domani 2 luglio. “C’è una sfida che siete chiamati ad affrontare: prendervi cura di tutto il contesto sociale – è il monito del presule -. Può darsi che mi sbagli ma leggendo quanto puntualmente ci riporta il Censis emerge sempre di più la mancanza di fiducia e di speranza verso il futuro. Spesso è la politica che viene additata come causa di tutti i mali e delle difficoltà che stiamo incontrando”.
Ricordando l’impegno della Chiesa locale nel “sostenere le innumerevoli famiglie in difficoltà  – “Solo come Chiesa di Matera-Irsina siamo intervenuti sull’intero territorio diocesano con oltre un milione di euro, grazie all’aiuto che in parte la Cei ci ha donato attingendo all’8×1000” -, l’arcivescovo ha ammesso che “oggi siamo in difficoltà anche noi”. “Questo non ci impedisce di pensare seriamente attraverso la Caritas diocesana, le oltre 38 Caritas parrocchiali da Irsina a Montalbano, la Fondazione antiusura Mons. Cavalla, la Società S. Vincenzo de Paoli, le mense di “D. Giovanni Mele”, di “D. Tonino Bello”, di accompagnare e sostenere famiglie e singole persone in difficoltà che spesso diventano preda di usurai e senza scrupoli. È un fenomeno che purtroppo si sta diffondendo e che non possiamo sottovalutare”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori