Ucraina: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia), “domenica 13 marzo supplica a Santa Rita per chiedere la pace”

La terribile tragedia della guerra e dell’oppressione continua a ferire ed umiliare il popolo ucraino, l’Europa e tutta l’umanità. L’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, dopo aver affidato questa tragica situazione a S. Benedetto nella fiaccolata che si è tenuta domenica scorsa, 6 marzo a Norcia, invita nuovamente i fedeli a riunirsi in preghiera con lui. Questa volta a Cascia, domenica prossima, 13 marzo.  Alle ore 17 – informa la diocesi – il presule celebrerà la Messa nella Basilica di Santa Rita, in diretta streaming. Concelebreranno padre Luciano De Micheli, rettore della Basilica; don Canzio Scarabottini, rettore del Santuario di Roccaporena e parroco di Cascia; presbiteri religiosi e diocesani della zona. Saranno presenti naturalmente le monache agostiniane, con la priora suor Maria Rosa Bernardinis. Anche il sindaco di Cascia Mario De Carolis ha confermato la partecipazione. “Santa Rita – ricorda mons. Boccardo – è stata donna di pace e di riconciliazione: al termine della Messa, le rivolgerò a nome di tutti una particolare Supplica, affinché ottenga da Colui che è il Signore della pace e della vita consolazione e speranza per i sofferenti, giustizia per gli oppressi, luce per chi è accecato dall’odio e dalla violenza, perseveranza per chi è costruttore di pace. Desidero, quindi, continuare insieme con gli uomini e le donne che amano la pace a chiedere a Dio, Padre di misericordia, di suscitare con il suo Spirito in quanti reggono le sorti dei popoli desiderio di dialogo e volontà di pacificazione”. “Noi, discepoli del Principe della pace – dice ancora l’Arcivescovo – sentiamo forte il dovere di soccorrere questi fratelli e sorelle con la solidarietà e la preghiera. Mentre ringrazio tutti coloro che aprono il cuore e le case per assicurare accoglienza, compagnia e conforto a quanti, specialmente mamme e bambini, sono costretti a lasciare il proprio Paese, invito singoli e comunità a perseverare nell’intercessione per gli aggrediti e per gli aggressori”.

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