Consiglio europeo: summit di Versailles, “Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea”. Ma per l’adesione non c’è una corsia preferenziale

(Photo SIR/European Council)

“Un numero incalcolabile di persone sta fuggendo dalla guerra in Ucraina. Offriamo protezione temporanea a tutti i rifugiati di guerra”. Lo si legge nel documento firmato al vertice Ue di Versailles, pubblicato nella notte. “Plaudiamo ai Paesi europei, in particolare quelli che confinano con l’Ucraina, per l’immensa solidarietà di cui danno prova nell’accogliere i rifugiati di guerra ucraini. L’Ue e i suoi Stati membri continueranno a dar prova di solidarietà e a fornire sostegno umanitario, medico e finanziario a tutti i rifugiati e ai Paesi che li ospitano”. I 27 si impegnano a stanziare nuovi fondi per l’accoglienza dei profughi.

Nel documento si legge ancora: “esortiamo la Russia a rispettare pienamente gli obblighi che le incombono in virtù del diritto internazionale umanitario. La Russia deve garantire l’accesso sicuro e senza restrizioni dell’aiuto umanitario alle vittime e agli sfollati interni in Ucraina e consentire un passaggio sicuro ai civili che vogliono andare via”.
Quindi un punto atteso dal governo ucraino, che lascia però deluse le aspettative di un’adesione imminente all’Ue. “Il Consiglio europeo ha riconosciuto le aspirazioni europee e la scelta europea dell’Ucraina, come indicato nell’accordo di associazione. Il 28 febbraio 2022 il presidente dell’Ucraina, esercitando il diritto del suo Paese di scegliere il proprio destino, ha presentato la domanda di adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Il Consiglio ha agito con rapidità e invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale candidatura conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati”. Nell’attesa di detto parere, “rafforzeremo ulteriormente e senza indugio i nostri legami e approfondiremo il nostro partenariato per sostenere l’Ucraina nel perseguimento del suo percorso europeo. L’Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea”.
Infine, il Consiglio “ha invitato la Commissione a presentare i suoi pareri sulle candidature della Repubblica di Moldova e della Georgia”.

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