Ucraina: fake news di siti pro-Cremlino e media cinesi su possibili attacchi nucleari e uso di armi chimiche da parte di Kiev

In aumento le fake news di siti pro-Cremlino e media statali cinesi su possibili attacchi nucleari e l’uso di armi chimiche da parte dell’Ucraina. È quanto emerge dalla newsletter settimanale di Stratcom, la task force del Servizio di azione esterna Ue (Seae) contro la disinformazione. Tra le notizie false più diffuse, fonti pro-Cremlino sostengono che l’Ucraina stesse sviluppando armi nucleari che avrebbe potuto utilizzare in pochi mesi. Sempre gli stessi siti russi (Ria e RT Russian) affermano che l’Ucraina avrebbe provato a “distruggere o a trasferire i documenti che provano lo sviluppo di armi nucleari” e che “gli scontri alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbero avvenuti perché vi si stava conservando la documentazione pertinente”. I media russi Lenta, Gazeta, Tsargrad, Regnum e Sputnik sostengono, rimbalzati dall’ambasciata russa in Spagna, che “il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (Sbu), insieme a militanti del battaglione Azov, sta preparando una provocazione con possibile contaminazione radioattiva nella regione di Kharkiv”. Non mancano teorie cospirative dei media pro-Cremlino sulla “Nato che sta usando l’Ucraina come un cavallo di Troia per un attacco nucleare contro la Russia”. Secondo la propaganda nei laboratori ucraini al confine con la Russia si “fabbricano armi chimiche” da tempo.
Inoltre, sia il ministero della Difesa russo che il ministero degli Esteri cinese diffondono fake news sulla presenza di laboratori chimici degli Usa in Ucraina. Infine, la missione russa presso le Nazioni Unite a Ginevra diffonde su Twitter e Facebook notizie false su un “genocidio nel Donbass” che vengono rilanciate continuamente da almeno 60 account diplomatici russi.

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