Siria: Iacomini (Unicef Italia), “perché tutto questo silenzio sulle violenze contro i bambini?”

“La guerra in Siria non è ancora finita ma non se ne parla più. A marzo si entrerà nel 12 anno di guerra. Sono stati anni di violenze specie contro bambini e bambine che sembrano non finire mai. Quanto ancora può andare avanti? Perché tutto questo silenzio?”: la domanda viene da Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, dopo che il rappresentante Unicef in Medio Oriente e Africa del Nord ha informato che solo negli ultimi quattro giorni dall’inizio del nuovo anno due bambini sono stati uccisi e altri cinque sono rimasti feriti nel nord-ovest della Siria a causa dell’escalation di violenze. “I nostri uffici in Medio Oriente ci hanno inoltre informato che questa settimana, una stazione idrica supportata dall’Unicef è stata attaccata nel villaggio di Arshani fuori Idlib, anch’esso nel nord-ovest. L’attentato ha messo fuori servizio la stazione interrompendo l’approvvigionamento idrico per oltre 241.000 persone, molti dei quali sfollati interni – ricorda Iacomini -. I bambini e i servizi che si rivolgono a loro non devono mai essere attaccati”.

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