Giornata del creato: Consolandi (Univ. Siena), “le religioni hanno un ruolo indispensabile nella sostenibilità”

Le religioni possono avere un ruolo nella sostenibilità? “Sì” è la risposta di Costanza Consolandi, docente all’Università di Siena, durante il convegno sulla custodia del creato della Cei oggi a Montepulciano. “Potrei – ipotizza – avere un portafoglio con azioni della Philip Morris che non è sostenibile quindi bisogna fare attenzione. Il ruolo delle diverse religioni e delle Chiese, perciò, è indispensabile e fondamentale”. Di “ferrea” collaborazione per tutelare l’ambiente ha parlato Dionisios Papavasileiou, archimandrita della chiesa ortodossa. “Da uno status di felicità paradisiaca l’uomo si è sottomesso al potere del diavolo, al peccato e alle sue conseguenze. Il problema ecologico deve essere visto in stretta relazione con la metafisica”. Per la teologia ortodossa non si tratta di una soluzione temporanea al problema ecologico. “In questo contesto i padri della Chiesa hanno analizzato il rapporto dell’uomo con la creazione. Dio è l’artefice ideale che ha creato il mondo insuperabile e unico nel suo genere. L’uomo nella sua posizione di amministratore della creazione è stato chiamato a imitarlo. Tuttavia l’incapacità l’hanno portato a una errata gestione della creazione”. “L’intervento divino si accentua a causa della errata gestione umana. L’uomo e creazione sono stati creati da dio ma la loro vera relazione si manifesterà con la deificazione. Ciascuno di noi deve sforzarsi a mantenere il rapporto con Dio. L’uomo deve sforzarsi di tornare allo stato paradisiaco. Essendo creato a immagine di Dio l’uomo diventa capace di accogliere ciò che ha ricevuto. Non si tratta di un approccio teorico ma di una pratica esperienziale. I santi sono riusciti a avere in rapporto con l’ambiente anche quando era ostile alla azione umana”. “L’intera creazione è compiutamente presente durante la celebrazione eucaristica. La parola del Signore è l’unica chiave interpretativa verso il futuro. Il potenziale del nostro lavoro dipenderà da quanto saremo capaci di affrontare questa sfida che sottolineo non è nuova. Ci impegnamo a uno stile di vita che accordi valore a una qualità responsabile e sostenibile”.

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