Diocesi: mons. Antonazzo (Sora), “non restare insensibili ai drammi degli afghani e degli haitiani”

“I drammi dell’umanità sempre ci riguardano e ci interpellano come cittadini e come credenti. Non possiamo cedere alla paralisi dell’indifferenza, all’ipocrisia della demagogia, ai ricatti delle ideologie. La violenza assurda, le mostruose atrocità, le guerre infinite, la fame mortale, le calamità naturali, le malattie e le povertà di ogni genere sono ferite che colpiscono uomini e donne, fratelli e sorelle che non hanno colpa alcuna. I poveri ci chiedono soltanto di restare profondamente umani, saldamente ancorati ai valori umani della fraternità, della solidarietà e della condivisione”. Lo scrive mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, in una lettera per sensibilizzare sulle emergenze in Haiti e Afghanistan.
“In una difficile e complicata situazione internazionale”, “la nostra diocesi – afferma il presule – è pronta per collaborare nell’accoglienza dei fratelli e sorelle afghani secondo le indicazioni che avremo da Caritas Italiana”. “Quello che possiamo fare subito è pregare in tutte le parrocchie durante le celebrazioni delle messe di domenica 26 settembre”, aggiunge il presule.
A proposito del terremoto ad Haiti, mons. Antonazzo parla di mons. Pierre André Dumas, vescovo di Anse-à-Veau-Miragoâne, una delle diocesi haitiane più colpite: “Negli anni in cui sono stato formatore presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore ho accolto personalmente il giovane Pierre Dumas, intenzionato ad iniziare il suo discernimento vocazionale. Ritornato ad Haiti, a pochi anni dalla sua ordinazione presbiterale è stato nominato vescovo ausiliare per la diocesi di Port-au-Prince, successivamente nominato vescovo della diocesi di Anse-à-Veau-Miragoâne, letteralmente rasa al suolo dall’ultimo terremoto: sette case su dieci sono state distrutte dalla potente scossa di magnitudo 7.2. Ho raggiunto telefonicamente mons. Dumas e mi ha descritto la difficile situazione di miseria in cui si trova la gente che vive nell’area della sua diocesi colpita dal sisma. I sacerdoti della sua diocesi, assieme alle suore e ai missionari, si stanno prodigando per aiutare i sopravvissuti. Anche la situazione delle strutture diocesane è drammatica: molte case canoniche e parrocchie sono state letteralmente rase al suolo. Più della metà delle chiese non c’è più”. Perciò, mons. Antonazzo chiede alla “Chiesa diocesana, alle imprese del territorio, alle famiglie, ai singoli cittadini, alle organizzazioni di solidarietà e di beneficienza, agli uomini e donne di buona volontà, credenti e non credenti, di partecipare ad una gara di solidarietà per la raccolta di fondi destinati direttamente dalla nostra diocesi alla diocesi di mons. Pierre Dumas. Domenica 26 settembre 2021 pregheremo e testimonieremo la concreta carità per i sopravvissuti anche con la raccolta delle offerte durante le celebrazioni delle messe”.

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