Afghanistan: associazioni cattoliche di Bolzano-Bressanone, “aprire corridoi umanitari. Bene accoglienza rifugiati da parte della Provincia”

“Con molta apprensione e dolore stiamo assistendo a un’occupazione drammatica dell’Afghanistan da parte dei talebani che sembrava fossero stati sconfitti. Si sperava in un nuovo Paese libero, aperto e democratico. Non è stato così e ora la popolazione civile, in particolare le donne e i bambini, sono in grave pericolo”. La Consulta delle aggregazioni laicali e il Katholisches Forum della diocesi di Bolzano-Bressanone vogliono esprimere un accorato appello affinché si intervenga urgentemente in ogni modo possibile per fermare spargimenti di sangue, oppressioni e schiavitù in un Paese martoriato da oltre 40 anni di guerra. “Ci uniamo a tutti coloro che chiedono di aprire corridoi umanitari per chi dovrà fuggire dal Paese, specialmente per dare accoglienza a donne e bambini che sono i soggetti più deboli e fragili, si legge in un comunicato congiunto. “Siamo contenti – prosegue la nota – che la Provincia abbia già aperto le porte ai primi rifugiati e speriamo possa aumentare il numero di persone accolte sul nostro territorio”.
“Anche il nostro Paese è corresponsabile, in diversi modi, di questo disastro. Noi, come l’Europa intera, dobbiamo dare una mano alle migliaia di afghani che non potranno più chiamare patria l’Afghanistan. Come cristiani siamo convinti che la fede in Gesù Cristo deve tradursi in gesti concreti di umanità e di accoglienza facendosi portavoce dei più deboli”, concludono la Consulta delle aggregazioni laicali e il Katholisches Forum.

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