Papa Francesco: “siamo stati misericordiati, diventiamo misericordiosi”. “Per Dio nessuno è sbagliato”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Per Dio nessuno è sbagliato, nessuno è inutile, nessuno è escluso”. Lo ha ribadito il Papa, nell’omelia della messa per la Domenica della Divina Misericordia, celebrata ieri nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, alla presenza di circa 80 persone. “Siamo stati misericordiati, diventiamo misericordiosi”, l’invito di Francesco: “Perché se l’amore finisce con noi stessi, la fede si prosciuga in un intimismo sterile. Senza gli altri diventa disincarnata. Senza le opere di misericordia muore”. “Gesù oggi ripete ancora: ‘Pace a te, che sei prezioso ai miei occhi. Pace a te, che sei importante per me. Pace a te, che hai una missione. Nessuno può svolgerla al tuo posto. Sei insostituibile. E Io credo in te’”, le parole del Papa, che ha ricordato come Gesù “crede in noi più di quanto noi crediamo in noi stessi”: Gesù rialza i discepoli “con la misericordia, e loro, misericordiati, diventano misericordiosi”. Gesù è presente “nelle piaghe dei bisognosi”, ha sottolineato Francesco: “Sorella, fratello, vuoi una prova che Dio ha toccato la tua vita? Verifica se ti chini sulle piaghe degli altri. Oggi è il giorno in cui chiederci: ‘Io, che tante volte ho ricevuto la pace di Dio, che tante volte ho ricevuto il suo perdono e la sua misericordia, sono misericordioso con gli altri? Io, che tante volte mi sono nutrito del Corpo di Gesù, faccio qualcosa per sfamare chi è povero?’. Non rimaniamo indifferenti”. Non è mancato un riferimento al sacramento della Riconciliazione: “Chi riceve le Confessioni deve far sentire la dolcezza della misericordia. E questa è la via di coloro che ricevono le confessioni della gente: far sentire la dolcezza della misericordia di Gesù che perdona tutto”. “Tutto nasce da qui, dalla grazia di essere misericordiati”, ha concluso il Papa: “Da qui comincia il cammino cristiano. Se invece ci basiamo sulle nostre capacità, sull’efficienza delle nostre strutture e dei nostri progetti, non andremo lontano. Solo se accogliamo l’amore di Dio potremo dare qualcosa di nuovo al mondo. Così hanno fatto i discepoli: misericordiati, sono diventati misericordiosi. Gli Atti degli Apostoli raccontano che nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”.

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