Coronavirus Covid-19: Inail-Iss, nella prima fase della pandemia il 47,5% del personale sanitario contagiato ha avuto un contatto stretto sul lavoro

Dall’inizio della pandemia e fino al 30 aprile 2020, gli operatori sanitari contagiati da coronavirus Covid-19 ospedalizzati sono stati 3.633, pari al 22,8% del campione totale, i ricoverati in terapia intensiva 197 (1,2%) e 63 gli operatori deceduti (0,4%). È quanto emerge dal “Monitoraggio sugli operatori sanitari risultati positivi a Covid-19 dall’inizio dell’epidemia fino al 30 aprile 2020: studio retrospettivo in sette Regioni italiane” realizzato da Inail e Istituto superiore di sanità.
Relativamente al contagio, dallo studio – realizzato in collaborazione con riguardano Abruzzo, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto – risulta che, nei casi in cui questa informazione era disponibile, il 52,5% ha dichiarato di aver avuto un contatto in ambito famigliare o in altro ambito mentre il 47,5% ha sostenuto di aver avuto un contatto stretto in ambito lavorativo, di cui la parte prevalente è costituita dal contatto con un paziente.
Il documento conferma che “all’inizio della pandemia si è registrata un’elevata diffusione di infezioni tra gli operatori sanitari, con percentuali molto alte rispetto ai casi riscontrati nella popolazione generale”. Solo dopo diverse settimane, spiegano gli autori della ricerca, sono state registrate percentuali di assestamento intorno al 3-4%. “Un risultato – si legge in un comunicato – dovuto al miglioramento delle conoscenze, all’aumentata capacità di testing e di disponibilità dei dispositivi di protezione individuale, nonché alla campagna vaccinale iniziata a fine dicembre 2020. In questo modo è stato possibile mitigare il rischio, favorendo tra gli operatori sanitari una riduzione della curva dei contagi”.

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