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Conferenza sul futuro dell’Europa: domani la firma della Dichiarazione comune. Eurobarometro, “cittadini pronti a partecipare”

Alla vigilia della firma formale della Dichiarazione comune concordata tra Parlamento, Commissione e Consiglio, documento che traccia i connotati che dovrà avere la Conferenza sul futuro dell’Europa, un sondaggio Eurobarometro condotto da Parlamento e Commissione oggi mostra che il 92% degli intervistati chiede che le decisioni relative al futuro dell’Europa tengano maggiormente conto della voce dei cittadini. Il 51% vorrebbe partecipare in prima persona: i più disponibili sono gli irlandesi (81 %), belgi (64 %), ma anche in Lussemburgo (63 %) e Slovenia (63%) sono tanti disposti a lasciarsi coinvolgere (per l’Italia il dato è del 59%). Il 25% è molto convinto del fatto che la Conferenza sul futuro dell’Europa avrà un effetto positivo sulla democrazia nell’Ue; il 51% lo pensa ma con qualche riserva. Altra parola d’ordine è inclusività: occorre coinvolgere attivamente persone di ogni estrazione (51 %), giovani (47%) governi nazionali (42%) accademici, specialisti, intellettuali e scienziati (40%). Per gli italiani che hanno risposto, la priorità nella partecipazione va data ai governi e ai giovani; anche se il 46% di loro è persuaso che la Conferenza non cambierà nulla. Quanto agli sviluppi desiderati nel futuro dell’Europa, prevalgono l’equiparabilità del tenore di vita nei diversi Stati membri (35 %) e una maggiore solidarietà tra Paesi (30 %), una politica sanitaria comune (25%) e la comparabilità dei parametri nell’istruzione (22%). A livello di sfide globali, le più citate sono state i cambiamenti climatici (45%), il terrorismo (38%), i rischi sanitari (37%), la migrazione (27%).

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