Scuola: Sos Villaggi dei Bambini, “i nostri ragazzi hanno bisogno di tornare in aula per raggiungere istruzione adeguata e benessere psico-fisico”

“I bambini e i ragazzi hanno bisogno di tornare alla normalità a cominciare dalla scuola”. Lo sostiene Sos Villaggi dei Bambini, in una nota diffusa oggi. “Con la didattica digitale integrata (Ddi), sperimentata a partire da questo anno scolastico, gli studenti perdono progressivamente gli stimoli, diventano passivi, con il conseguente rischio di dispersione scolastica. La didattica a distanza, per quanto resti un ottimo supporto tecnico di emergenza, non può assolutamente sostituire la didattica in presenza – spiega Samantha Tedesco, responsabile Programmi e Advocacy di Sos Villaggi dei Bambini –. Inoltre, prolungare ulteriormente la Ddi non fa che aggravare le diseguaglianze sociali. Si pensi ad esempio alle difficoltà a livello tecnico, uno fra tutti con la connessione internet. Chi aveva difficoltà di apprendimento in precedenza si è trovato ad affrontarne di nuove, senza l’aiuto di un adulto con le competenze specifiche a supportarlo”.
Del resto, ricorda la nota, il 90% degli studenti intervistati da Ipsos per conto di Sos Villaggi dei Bambini, nell’ambito dell’indagine “Nutrire l’Infanzia. Povertà educativa, divario digitale” (presentata a fine novembre), “era ben felice di tornare a scuola sin da settembre, di rivedere compagni e professori dal vivo piuttosto che attraverso lo schermo di un pc”.
“Per quasi un anno i professori hanno lavorato per garantire la continuità dell’apprendimento. In breve tempo si sono attivati con la didattica a distanza, stabilendo un contatto con i propri alunni. È stato un nuovo modo di fare scuola, non tutti avevano una particolare competenza in materia informatica e, in alcuni casi, la strumentazione adatta per affrontare l’emergenza. I docenti hanno reagito in maniera esemplare affinché nessuno rimanesse indietro con il programma. A loro va il nostro ringraziamento per l’enorme sforzo che hanno fatto e che tutt’ora stanno portando avanti”, dichiara Tedesco, per la quale “tuttavia, è importante accogliere anche le richieste del mondo studentesco. I nostri ragazzi devono tornare a scuola in presenza, è una condizione essenziale per garantire loro un livello d’istruzione adeguato ma anche quel benessere psico-fisico che la pandemia sta mettendo a repentaglio”. Di qui l’appello al ministro Lucia Azzolina e al Governo “affinché siano al primo posto le necessità dei nostri ragazzi. La povertà educativa è una grave emergenza globale e la scuola deve essere una priorità nazionale”.

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