Migranti: mons. Damiano (vescovo coadiutore eletto Agrigento), “chi gioca sulla pelle dei poveri mina la coesione sociale”

“Non è soffiando sul fuoco della paura e della rabbia sociale che faremo passi avanti per superare il momento complesso che stiamo attraversando. La disumanizzazione, che ci rende non solo più poveri ma anche più infelici, inizia già dalle parole manipolate, dagli annunci gridati solo per arrivare alla pancia delle persone”.  Lo scrive, in un post sul suo profilo Facebook, il vescovo coadiutore eletto di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, che riceverà l’ordinazione episcopale nella cattedrale di Agrigento il prossimo 5 settembre. “Chi gioca sulla pelle dei poveri si assume la responsabilità etica di minare la coesione sociale e come credenti non possiamo stare a guardare – aggiunge mons. Damiano -. I fenomeni, seppur complessi vanno governati da una classe politica coesa che dia rassicurazioni. I migranti sono persone che hanno il diritto/dovere ad una quarantena in sicurezza e serenità così come tutti i cittadini”. E conclude: “Senza dimenticare la realtà a cui ci ha richiamato ieri Papa Francesco: ‘Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza. Sono stati vittime della cultura dello scarto'”.
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