Coronavirus Covid-19: mons. Martin (Dublino), “di fronte a minacce sconosciute, nessuno si senta spinto alla disperazione”

“In mezzo alle difficoltà attuali, dobbiamo costruire una società capace di raggiungere coloro che si trovano inaspettatamente in situazioni drammatiche e di creare una cultura in cui nessuno si senta spinto alla disperazione”. Delle sfide ancora aperte del Coronavirus ha parlato ieri l’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, nell’omelia pronunciata alla messa domenicale. “Stiamo affrontando tempi molto difficili nel nostro mondo – ha osservato -. La pandemia minaccia incessantemente. Siamo di fronte a minacce sconosciute. Molti potrebbero trovarsi inaspettatamente ad affrontare cambiamenti sconvolgenti nelle loro vite. Andranno persi posti di lavoro, anche tra coloro che non hanno mai sperimentato l’insicurezza. Ciò potrebbe mettere a dura prova la salute mentale delle persone e il loro senso di identità e valore personali. Alcuni potrebbero essere tentati di cedere alla disperazione”. L’arcivescovo si è quindi rivolto alla comunità cristiana. “La Chiesa non dovrebbe mai dimenticare – come ha fatto in passato – che il messaggio di Gesù non è un messaggio di giudizio aspro che ferisce le persone, ma sempre di speranza che migliora le persone e le guarisce”. L’appello oggi è quello di essere una comunità “generosa e solidale”, capace di porsi “accanto a coloro che sperimentano povertà e insicurezza”, che “dà speranza alle persone del nostro tempo di fronte a sfide che forse non si sarebbero mai aspettate. Gesù ci ama chiunque siamo. Ci ama quando prosperiamo e ci ama quando falliamo”.

 

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