Coronavirus in Africa: Oms e Bei uniscono gli sforzi nella lotta al Covid-19

(Foto ANSA/SIR)

Rafforzare i sistemi di sanità pubblica dell’Africa garantendo la diffusione di materiale per i trattamenti sanitari e d’igiene nelle nazioni più deboli del continente oppure quelle che già subiscono le conseguenze della pandemia. È questo l’annuncio congiunto del 1° maggio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e alla Banca europea degli investimenti (Bei), per un sistema di cooperazione rafforzata contro il Coronavirus per il continente africano.
Per Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione, “combinare l’expertise nell’ambito della salute pubblica dell’Oms con le capacità finanziarie del gruppo Bei contribuirà ad una risposta più efficace al Covid-19 e alle altre necessità più rilevanti.” La risposta congiunta delle due organizzazioni potrà avvalersi inoltre dello EU Malaria Fund, attivo dal 2002 come risultato della partnership tra istituzioni pubbliche e donatori privati e particolarmente impegnato nella lotta ad Aids e tubercolosi in Africa.
“Il mondo sta affrontando una serie di shock economici, sociali e sanitari senza precedenti”, afferma Werner Hoyer, presidente del Gruppo Bei. La partnership tra Bei e Oms “permetterà di aiutare quelle comunità più esposte al rischio ora e al tempo stesso permetterà di costruire e proteggere sistemi sanitari migliori per le emergenze future”. La partnership avrà una potenza di fuoco totale di un miliardo e quattrocento milioni di euro, e grazie ai sistemi di garanzie della Bei, potrà semplificare le procedure per l’acquisto di beni necessari al contenimento e alla lotta al Coronavirus. Saranno impiegate per sostenere i sistemi sanitari degli stati di reddito medio o basso e garantire la possibilità di acquisto centralizzato di attrezzatura medica e equipaggiamento protettivo a livello centrale sono gli obiettivi dell’utilizzo delle risorse finanziarie liberate nel breve periodo. Più ambiziosi gli obiettivi sul medio e lungo termine della collaborazione, che si propone di accelerare i processi istituzionali per arrivare a una copertura sanitaria universale e al superamento dei fallimenti del mercato in ambito sanitario. Per questo la partnership potrà contare su cinque miliardi e duecento milioni di euro come parte del piano dell’Unione europea per il contrasto al Covid-19 al di fuori del territorio dell’Unione.​

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