Costa Rica: vescovi, “nell’anno del Giubileo nazionale e in vista del bicentenario cercare la pace sociale e il bene comune”

“Come cittadini e pastori, facciamo eco al clamore di un Paese che vuole continuare a proseguire nel sentiero della giustizia sociale, del bene comune, dei diritti umani, la cui essenza è la dignità della persona e della pace sociale del nostro popolo”. Lo scrivono i vescovi della Costa Rica, in un messaggio diffuso al termine dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale (Cecor). Proprio ieri è iniziato il Giubileo per il centenario della costituzione della Provincia ecclesiastica della Costa Rica. Una ricorrenza che precede di un anno l’anniversario del bicentenario dell’indipendenza. Il messaggio è dunque l’occasione per ricordare il legame tra realtà ecclesiale, sociale e civile del Paese. Scrivono i vescovi: “Sono molti e complessi i temi della realtà nazionale che inquietano i cittadini della Costa Rica e, nel contesto di questo Anno giubilare che il Dio misericordioso ci offre, rivolgiamo un appello a sommare le volontà delle autorità e degli attori politici, per cercare soluzioni alla sofferenza di molti costaricani, specialmente in materia di lavoro, salute, violenza, soprattutto verso minori e donne, sicurezza nelle città, educazione, casa, pensioni, povertà, diseguaglianza, fino alle sfide umanitarie che ci pone l’immigrazione”. Affrontando poi alcuni temi specifici, i vescovi sottolineano l’urgenza del Dialogo nazionale, perché “non possiamo continuare sulla strada della divisione, della disputa e della sfiducia reciproca. Nel messaggio si chiede inoltre di “sanare e rafforzare il nostro sistema tributario” e di affrontare il tema della disoccupazione, che è ai livelli più alti dell’ultimo decennio. “Come Chiesa – si legge – assistiamo con dolore alla disperazione di giovani, donne, migranti, lavoratori irregolari, carne sofferente di Cristo nel popolo”. Infine, la Cecor chiede “un’autentica politica agraria”, che affronti le croniche difficoltà di questo settore. Concludono i vescovi: “L’Anno giubilare è un tempo opportuno per rianimare l’impegno e la speranza che nasce dalla dimensione sociale della vita cristiana”. Il Giubileo, come accennato, si è aperto in un clima festoso nella cattedrale di Limón, alla presenza di quasi tutti i vescovi della nazione, di numerose autorità e di rappresentanti di altre confessioni e religioni.

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