Israele-Santa Sede: David (ambasciatore), su Accordo economico e finanziario “si lavora perché sia completo e non parziale”

Papa Francesco riceve in udienza Oren David, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle lettere credenziali (Vaticano, 27 ottobre 2016)

“I nodi da sciogliere sono di diversa natura e assai complessi, ma si vuole raggiungere un accordo completo e non parziale ed è per questa ragione che ancora si sta lavorando”. Lo ha detto oggi al Sir l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oren David, parlando all’indomani della video conferenza dedicata alle relazioni diplomatiche tra Israele e Vaticano (1904-2005) e all’opera di Nathan Ben-Horin, pioniere delle relazioni tra i due Stati. Nel corso della video conferenza l’ambasciatore aveva parlato di relazioni diplomatiche che “hanno raggiunto la maturità” e di “un cammino di avvicinamento che ha portato, il 30 dicembre 1993, alla firma, a Gerusalemme, dell’Accordo fondamentale tra Israele e Santa Sede”. Accordo che, tuttavia, vede ancora aperti alcuni capitoli relativi a questioni finanziarie, a proprietà della Chiesa in Israele e alla tassazione. “Nel corso degli anni – ha affermato David – le due delegazioni, quella di Israele e quella della Santa Sede si sono incontrate diverse volte sempre in un clima di grande collaborazione. I nodi da sciogliere – ha ribadito il diplomatico israeliano – sono di diversa natura e assai complessi, ma si vuole raggiungere un accordo completo e non parziale ed è per questa ragione che ancora si sta lavorando. Purtroppo il corona virus non rende facili gli incontri e quindi bisognerà aspettare ancora per poter compiere ulteriori passi avanti. Speriamo – ha concluso – che le delegazioni possano incontrarsi al più presto”.

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