Sport: Csi, 80 anni insieme. Il futuro è nell’oratorio

Il Centro sportivo italiano ha festeggiato a Roma, sabato scorso, i suoi primi 80 anni di vita. La festa di anniversario, all’Auditorium Conciliazione, ha visto il coinvolgimento delle Istituzioni, dell’Associazionismo, del Terzo settore e dello Sport. Dopo la preghiera iniziale curata dall’Assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci il video saluto del car. Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana. Il saluto del Governo è arrivato attraverso le parole del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha sottolineato l’impegno quotidiano per rendere lo sport un diritto realmente accessibile a tutti, senza barriere di alcun tipo: sociali, economiche, fisiche e culturali. Il presidente di Azione Cattolica italiana, Giuseppe Notarstefano, ha voluto ricordare anzitutto le comuni origini delle due associazioni sorelle. Tre i panel della giornata: il primo “Fare squadra guardando al futuro” con quattro partner che negli ultimi anni hanno aiutato il Csi a raggiungere piccoli e grandi traguardi: dal presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ad Alberto Bassani, Community Relations Coordinator di F.C. Internazionale Milano, da Primo Di Blasio, responsabile nazionale Servizio civile Focsiv, a Maria Cristina Alfieri, segretario generale e direttrice Fondazione Conad Ets. L’altro, dedicato ai “Nati nel Csi”, ha ospitato le testimonianze di campioni che hanno mosso i primi passi nell’Associazione, come il nuotatore paralimpico Simone Barlaam, la mezzofondista Sinta Vissa, il ciclista Francesco Moser e la pallavolista Barbara Fontanesi, una delle prime medagliate (era il bronzo 1989 a Stoccarda) nella storia del volley azzurro. Fino a quello riferito alla centralità delle società sportive, “Le voci del territorio: dove lo sport crea valore”, quando l’attenzione è andata sulle diverse esperienze quotidiane, in differenti contesti sociali, dove il Csi è attivo, a Pistoia, Bari, Verdellino-Zingonia e Napoli-Piscinola. Infine Massimiliano Castellani, inviato di Avvenire, ha raccontato alcune storie come reporter vissute insieme e vicino al CSI. “Siamo sempre qui, presenti sul territorio per favorire l’attività sportiva che è gioia di incontro fra persone, aggregazione, dialogo, sfida leale e rispetto dell’avversario, mai nemico”, ha detto il presidente nazionale del Csi, Vittorio Bosio: “L’esperienza ci ha insegnato che ci si salva insieme, solo con un vero gioco di squadra, mettendo al centro il ‘noi’”. “Il Csi sarà resiliente, ma chiede ascolto”, ha aggiunto, soprattutto chiede “una semplificazione burocratica che non penalizzi milioni di persone”. Le parole di Papa Leone XIV citate come monito sulla sfida digitale: “sarà necessario preservare la verità delle relazioni e dell’incontro attraverso lo sport, utilizzando la tecnologia e valorizzando la concretezza dello stare insieme”. L’invito del presidente del Centro Sportivo Italiano è quello di “mettersi in gioco nella vita come nello sport, spendendosi per ciò che vale per davvero”. Nel pomeriggio il pellegrinaggio “insieme, attraverso la speranza”, con partenza da Piazza Pia, verso Piazza San Pietro con il passaggio della Porta Santa. Nella basilica la celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Nunzio Galantino: “Solo chi vive di fede avrà una vita realizzata. Il Signore ci chiede un atteggiamento di fede, una fede che si fa obbedire dalla realtà, e che non chiede nulla in cambio”, ha detto nell’omelia.

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