È stato il team Lombardia 1 (squadra di Gallarate) ad aggiudicarsi la XXX edizione delle Gare nazionali di primo soccorso della Croce Rossa italiana che quest’anno si sono svolte a Selinunte, nel Comune di Castelvetrano (Trapani). Secondo il team della Lombardia 2 (Lomazzo), medaglia di bronzo al Veneto. I due premi speciali, quello dedicato allo scomparso Antonio Zuliani, volontario a cui si deve la nascita del Servizio psicosociale della Cri, e il premio Salvavita, sono stati conquistati rispettivamente le squadre di Lombardia 2 e Sicilia.
Come ogni anno, viene ricordato in un comunicato, la competizione ha coinciso con la Giornata mondiale del Primo soccorso, un modo per sottolineare l’importanza della preparazione delle comunità di fronte alle emergenze sanitarie e della diffusione di competenze utili a soccorrere chi è in difficoltà. Infatti, le Gare nazionali non sono solo un momento di sana competizione tra gruppi di volontari formati nelle tecniche di primo soccorso, ma puntano anche a sensibilizzare la popolazione, che assiste incuriosita a questi eventi, sull’importanza di apprendere le manovre salvavita. La chiusura della competizione, con la cerimonia di premiazione dei team vincitori, si è svolta sabato al tramonto di fronte al bellissimo tempio di Hera, una location evocativa e carica di fascino. Qui, alla presenza di tutti i partecipanti e delle Autorità locali, il presidente nazionale della Croce Rossa italiana, Rosario Valastro, ha voluto lanciare un importante messaggio: “In un momento come questo, le Gare nazionali ci ricordano l’importanza di rispettare il soccorso, di rispettare l’impegno del Movimento e nostro, volto a raggiungere le persone più vulnerabili e dare loro aiuto. Quell’aiuto che, purtroppo, in molte aree del mondo in cui ci sono conflitti, spesso è negato. Non consentire alla Croce Rossa di portare aiuti nella Striscia di Gaza – così come in altre zone di conflitto – e di visitare gli ostaggi è un comportamento grave, e non ci rassegneremo a considerarlo normale. Ogni vita merita rispetto, saremo sempre dalla parte di chi soffre, senza alcuna distinzione. Questa è la nostra umanità”.