“Terra di fede e di arte. I beni culturali ecclesiastici siciliani e la valorizzazione del patrimonio comune dell’Isola” è il titolo del convegno promosso da BCsicilia, con il patrocinio del Comune di Gangi e in collaborazione con Amei (Associazione Musei ecclesiastici italiani) e l’Università popolare, che si tiene oggi e domani a Gangi, a Palazzo Bongiorno, per affrontare il tema dei beni culturali di interesse religioso che rappresentano la gran parte dell’eredità storica e artistica di tutta la comunità. Una ampissima diffusione nel territorio che innerva con i suoi fili tutta la Sicilia e racchiude i molteplici aspetti di cultura e di vita dell’intera comunità civile.
Si inizia oggi alle ore 16,30 con i saluti di Giuseppe Ferrarello, sindaco di Gangi, e la presentazione del presidente regionale di BCsicilia Alfonso Lo Cascio, a cui farà seguito il primo focus dal titolo “Il patrimonio ecclesiastico siciliano: un bene dei cattolici o della comunità?”. Previsti gli interventi di don Vito Impellizzeri, preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, di Fabiano Di Prima, docente di Diritto ecclesiastico dell’Università di Palermo, Bartolomeo Fontana, già consulente tecnico dell’Ufficio arte sacra, beni culturali ecclesiastici della diocesi di Mazara del Vallo, Rosalba Panvini, archeologa e docente presso l’Università di Catania, e di don Fabio Raimondi, incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale siciliana.
Domani, alle ore 10, si riprende con il secondo focus dal titolo “Intese e accordi tra Cesi e Regione siciliana: lo stato dell’arte” che prevede le relazioni di Alfonso Lo Cascio, don Giuseppe Pontillo, direttore dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi di Agrigento, Alessandro Ficile, amministratore unico di Sosvima, e Beppe De Santis, presidente del Centro studi Medea.
Alle ore 16,30, è prevista la tavola rotonda sul tema “Musei diocesani e Musei regionali: confronto e collaborazione per un turismo di qualità”. Sono previsti gli interventi di Gioacchino Barbera, storico dell’arte, già direttore del Museo regionale di Messina e di Palazzo Abatellis di Palermo, Domenica Brancato, direttrice del Museo diocesano di Agrigento, Fabio Grippaldi, coordinatore regionale dell’Amei Sicilia, Evelina De Castro, direttrice di Riso – Museo Regionale di arte moderna e contemporanea di Palermo, Francesca Paola Massara, direttrice del Museo diocesano di Mazara del Vallo, Lella Russo, direttrice Museo diocesano di Nicosia, Giuseppe Rotondo, direttore del Dipartimento di Psicofisiologia dell’arte di BCsicilia.
“La Chiesa cattolica – afferma il presidente regionale di BCsicilia – nelle sue diverse espressioni, diocesi, parrocchie, santuari, province religiose o istituzioni affini, confraternite, associazioni e movimenti laicali, possiede di gran lunga la maggior parte dei beni culturali del Paese che supera addirittura il settanta per cento dell’intero patrimonio nazionale. Essi rappresentano un valore irrinunciabile per la storia e l’identità stessa della comunità siciliana e una componente fondamentale dei beni storico artistici dell’isola, ed è necessario trovare strade adeguate per poterli tutelare, valorizzare e renderli fruibili adeguatamente all’intera umanità. Ma è necessario che tale eredità non venga più percepita come appartenenti ad una parte ma ad una collettività, coerente e logica conseguenza della rilevanza di tale ricchezza non solo per la chiesa. Sotto i nostri occhi sta cambiando il mondo dei beni culturali e a questo mutamento radicale dovremmo far fronte con risposte innovative e per certi versi inimmaginabili appena qualche anno fa”.