Ambiente: mons. Staglianò (Path), appello per un “Illuminismo cristico”

(Foto Vatican Media/SIR)

Si è conclude oggi, con l’udienza del Papa, il seminario internazionale “Creato, natura, ambiente per un mondo di pace” organizzato dal Consiglio di alti studi della Pontificia Accademia di Teologia (Path). Nel corso del suo intervento conclusivo, il presidente della Path, mons. Antonio Staglianò, ha lanciato un appello per un “Illuminismo cristico”, una proposta capace di coniugare ragione e fede, modernità e Mistero, in risposta alle fratture culturali e spirituali del nostro tempo. L’iniziativa riconosce l’eredità positiva dell’Illuminismo – libertà, progresso, dignità umana – ma ne supera i limiti, come l’individualismo radicale e il riduzionismo scientista, proponendo una “ragione radicata” nel Logos divino. “La crisi ecologica e quella sociale – ha affermato mons. Staglianò – sono due facce della stessa medaglia che mettono in luce una crisi con la relazione. In particolare, relazione con la natura, che invece di essere custodita viene sfruttata; relazione con gli anziani, che invece di essere onorati vengono scartati; relazione tra le persone, divise da steccati e diffidenze. La suggestione finale, quindi, è di lavorare per ricucire tutte queste relazioni spezzate, in un unico, grande movimento che sia insieme ecologico, sociale e spirituale”. Nasce la proposta per un Illuminismo cristico che fornisca all’ecologia integrale la sua anima e la sua motivazione più profonda e duratura. “Senza illuminazione interiore – ha continuato Staglianò – l’ecologia rischia di ridursi a ambientalismo tecnocratico o a un’altra ideologia opprimente, basata sul senso di colpa e sull’obbligo. Mentre l’illuminazione interiore, l’ecologia integrale diventa un cammino gioioso di ritorno all’armonia: con Dio, con sé stessi, con i fratelli – umani e non umani – e con l’intero cosmo”.
“È il passaggio – ha concluso il presidente della Path – dal dovere al desiderio, dalla norma alla gratitudine. È la risposta dell’uomo che, avendo incontrato la Luce che dà senso a tutto, non può fare a meno di trattare ogni cosa come parte di un dono stupendo da amare e proteggere”.
In un’epoca segnata da crisi ecologiche, digitali e sociali, questa proposta si presenta come una bussola per costruire una “civiltà dell’amore e della pace universale”, capace di restituire senso e speranza all’umanità.

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