“Quale ebraicità di Gesù dopo J.P. Meier?”. È il titolo del Colloquio organizzato dal Dipartimento di Studi Biblici della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia che si svolgerà a Palermo il 4 aprile. L’obiettivo è presentare lo stato dell’arte della ricerca storica su Gesù di Nazaret individuandone i nodi irrisolti, sia sul piano epistemico che metodologico, e al contempo esplorarne i possibili sviluppi, spiega una nota aggiungendo che si tratta di una iniziativa compresa all’interno del progetto di ricerca pluriennale sui testi del Nuovo Testamento come letteratura giudaica e sull’identità etnica e religiosa dei seguaci di Gesù nei primi due secoli, ben oltre “una presunta (e anacronistica) ‘separa-zione delle vie’ tra ebraismo e cristianesimo”. L’inizio dell’incontro, che dà avvio al secondo biennio del progetto di ricerca, è alle ore 9. Ad aprire i lavori, mons. Corrado Lorefice, Gran Cancelliere della Facoltà, seguito dall’introduzione di Marida Nicolaci (Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia). Si alterneranno, quindi, gli interventi di Adele Reinhartz (University of Ottawa), Yonatan Adler (Ariel University), Dario Garribba (Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), Fernando Bermejo-Rubio (UNED, Madrid), Enrico Norelli (Université de Genève), Ma-rida Nicolaci (Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, Palermo) e Brandon Massey (Uni-versity of Münster). Ampio spazio, poi, al dibattito in cui verranno coinvolti docenti, studenti, studiosi e quanti siano interessati ad un approccio storico e critico alla figura dell’ebreo Gesù.