Domani 2 aprile ricorre la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo e l’Istituto superiore di sanità rilancia l’attività del proprio Osservatorio nazionale autismo, tra cui la sorveglianza neuroevolutiva Baby@Net, finanziata nell’ambito dei bandi Pnrr e Ccm del ministero della Salute e integrata nel Network Nida, che coinvolge direttamente 31 terapie intensive neonatali e 158 servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza in un sistema capillare di monitoraggio ed intervento precoci. Attualmente, il Network Nida monitora le traiettorie evolutive di 1.218 fratellini di bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, 1.536 neonati prematuri e 575 neonati piccoli per età gestazionale, garantendone la presa in carico specialistica da parte di professionisti qualificati su tutto il territorio nazionale. Attraverso 7.534 schede di sorveglianza effettuate da 549 pediatri nei bilanci di salute – è stato possibile monitorare efficacemente lo sviluppo di 3.284 bambini di cui 397 sono stati inviati ai Servizi di neuropsichiatria attraverso i raccordi effettuati tramite la piattaforma informatica dell’Iss. “Questi risultati – afferma Maria Luisa Scattoni – sono significativi e consolidano la fattibilità e la rilevanza delle schede come strumento di sorveglianza e promozione dello sviluppo all’interno della piattaforma informatizzata di raccordo tra i pediatri di libera scelta e i servizi di neuropsichiatria infantile. È auspicabile che questo modello venga adottato in modo sistematico su tutto il territorio nazionale”.
Al centro delle attività figurano finanziamenti specifici del Fondo autismo 2023-2024 per l’attivazione della Rete nazionale per le emergenze comportamentali. Tutte le Regioni e Province autonome hanno previsto l’implementazione di equipe specializzate per la gestione delle emergenze comportamentali in età evolutiva e adulta. Sono già 32 i professionisti del Ssn identificati dalle Regioni e destinatari di una formazione pratico-operativa. Obiettivo, conclude Scattoni, “rendere pienamente operativa un’infrastruttura clinica ad alta specializzazione, garantendone la stabilità e la funzionalità nei territori di vita delle persone”.