Ordinariato Militare: Roma, celebrata questa mattina la Messa Crismale

(Foto Omi)

Questa mattina nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, mons. Santo Marcianò ha celebrato la Messa Crismale, introducendo così i riti del Triduo Pasquale. Un’occasione per memoria ‘oggi’ del dono del sacerdozio. Nell’omelia l’arcivescovo castrense ha ricordato che “il nostro “oggi si snoda tra il buio della guerra, che miete sempre più vittime innocenti e stende la sua ombra minacciosa sull’umanità, e i semi di luce sparsi da coloro i quali seguono con fiducia e amore la bellissima vocazione con cui Dio ci riserba un posto nell’oggi, nella storia. Così, il fare memoria del sacerdozio, il rinnovarne le promesse ci colloca, da una parte, in una condizione di profonda umiltà per un Dono che ci sovrasta; ma proprio da questa posizione di umiltà – e solo da questa posizione di umiltà -, possiamo contemplare la nostra vocazione come tassello imprescindibile della storia umana, della Storia della Salvezza”. Citando le parole del cardinale vietnamita, martire della fede e santo della pace, François-Xavier Nguyễn Van Thuan, mons. Marcianò ha elencato alcuni aspetti che schiudono una strada di “speranza sacerdotale”: “Amore in ogni cosa: il munus regale; Essere Parola: il munus profetico; In Cristo per il popolo: il munus sacerdotale; Dio, non le sue opere: il luogo della preghiera. Quindi “colmare di amore il momento presente, essere Parola per vivere appieno il munus profetico; celebrare l’Eucaristia per essere in Cristo per il popolo; cercare Dio, non le opere di Dio. L’invito a cercare Dio – è stata la conclusione – è la sorgente della speranza”.

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