Germania: la Cappella Rotonda, più antica chiesa di Norimberga, torna al centro della vita della città

Risolta la disputa sui terreni del più antico edificio sacro di Norimberga: i terreni intorno alla Cappella Rotonda (che si dice fondata già al tempo di Carlo Magno), la Leonhard-Übler-Platz che circonda la cappella, compreso il castello, la rimessa per le carrozze e la casa del sagrestano, che appartenevano in passato alla Fondazione della Chiesa cattolica di San Giovanni Battista, sono stati acquisiti dalla Fondazione della Chiesa cattolica di Norimberga-Altenfurt e dagli Amici della Cappella Rotonda. Il prezzo era di 6.000 euro, ha dichiarato oggi in un comunicato Stephan Balling, membro del consiglio d’amministrazione. Si attende ancora l’approvazione da parte della direzione della fondazione del contratto di acquisto da parte dell’ordinariato vescovile di Eichstätt. Ma questa è una formalità, dice Balling. L’antica Fondazione di San Giovanni Battista, già proprietaria del sito, a sua volta, manterrà la cappella e continuerà a usarla come al solito. La sagrestia associata sarà a disposizione della parrocchia a titolo gratuito per i prossimi 25 anni.
La cappella risale probabilmente al XII secolo, se non addirittura all’epoca di Carlo Magno (intorno al 747-814), come vuole la leggenda. Nel 2021 era scoppiata una diatriba per la cappella, con la richiesta di vendita dell’area intorno all’edificio sacro, di circa 8.000 metri quadrati. L’insoddisfazione sorse perché inizialmente non era chiaro se la chiesa stessa dovesse rimanere in possesso della fondazione. Si temeva, soprattutto inoltre che in futuro sulla Kapellenplatz non si sarebbero più potute tenere manifestazioni pubbliche, come la festa parrocchiale. Dopo l’alienazione di una parte delle strutture della piazza e dei terreni in questione, acquisiti dalla città di Norimberga, nell’estate del 2023, l’amministrazione comunale si è fatta carico della manutenzione di questo parco accessibile al pubblico. Adesso la collaborazione con la nuova Fondazione farà scaturire una rivitalizzazione di tutta l’area, sia con manifestazioni culturali che con il regolare afflusso dei fedeli.

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