Diocesi; Rossano-Cariati, è stato presentato al Museo del Codex il libro “‘Ndrangheta, tra politica, fede e ruolo delle donne” della giornalista Saveria Maria Gigliotti

(Foto: diocesi di Rossano-Cariati)

Una serata all’insegna del confronto sul tema della legalità con una platea attenta e partecipe che ha avuto tra i principali protagonisti i componenti del Consiglio comunale dei ragazzi i cui interventi e domande sono stati un ottimo pungolo per gli adulti. È stato l’ultimo incontro della rassegna “Appuntamenti al Museo. I Viaggi dell’anima”, organizzata dall’Associazione Insieme per camminare nel Museo diocesano del Codex di Rossano-Cariati, con il patrocinio del Comune di Corigliano-Rossano, che ha ospitato, nella Sala degli Stemmi in episcopio a Rossano, la presentazione del libro “‘Ndrangheta, tra politica, fede e ruolo delle donne” della giornalista Saveria Maria Gigliotti che nel suo saggio, ha analizzato questo fenomeno nella sua evoluzione da mafia tipicamente contadina a potenza economica qual è diventata oggi l’organizzazione criminale calabrese che ha varcato anche i confini nazionali.
Il racconto ha spaziato anche sul ruolo non marginale delle donne delineando le figure di chi ha deciso di restare fedele alla famiglia di mafia e di chi invece ha saputo dire no, a volte pagando anche con la vita. La serata ha così segnato un susseguirsi di racconti e di emozioni, ma anche di esempi, come quello della Chiesa, il cui ruolo risulta oggi più che mai fondamentale nell’indicare la via da seguire, grazie anche alle decise e ferme prese di posizione fatte dai vescovi calabresi, che hanno più volte affermato, sulla scia di Papa Giovanni Paolo II e Papa Francesco, che la mafia è incompatibile con il Vangelo. Lo ha ben ricordato mons. Maurizio Aloise, arcivescovo di Rossano-Cariati, rimarcando un concetto già espresso di come non può essere l’economia a regolare il lavoro delle istituzioni invece dell’amore per le proprie comunità. Il presule ha concluso la serata rievocando le parole di Papa Francesco pronunciate nei confronti dei giovani proprio in terra di Calabria quando lanciò la scomunica per i mafiosi: “Voi, cari giovani, non lasciatevi rubare la speranza! L’ho detto tante volte e lo ripeto una volta in più: non lasciatevi rubare la speranza! Adorando Gesù nei vostri cuori e rimanendo uniti a Lui saprete opporvi al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”.

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