Suicidio: Roma, il 12 e 13 settembre all’Università Sapienza il XXI Convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica

Si terrà il 12 e 13 settembre, presso l’Università La Sapienza di Roma, la XXI edizione del Convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica. L’appuntamento si colloca all’interno della cornice della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio che ricorre il 10 settembre di ogni anno, e si svolgerà esclusivamente in presenza presso l’Aula magna del Rettorato, sotto gli auspici della rettrice Antonella Polimeni.
Secondo l’Oms – Who, il suicidio è, a livello globale, tra le prime 20 cause di morte nella popolazione generale, la quarta causa di morte nei giovani tra i 15 e 29 anni e la terza se si considerano le ragazze tra i 15 e i 19 anni. Alla luce di questi dati, la prevenzione del suicidio si impone come imperativo globale. La risposta da parte della International Association for Suicide Prevention (Iasp) a conclusione del triennio 2021-2023, è stata la formulazione dello slogan “Agire per costruire speranza”. “È verso questo impegno – si legge in un comunicato – che si orientano gli sforzi della XXI edizione del Convegno internazionale in programma a Roma”. Obiettivo “contrastare il grande tabù ancora presente intorno al fenomeno e generare un movimento di azione coeso e trasversale che ponga al centro l’individuo nella sua complessità”.  L’evento, gratuito, si pone “come spazio di incontro e raccordo multidisciplinare” e “cassa di risonanza per aumentare la consapevolezza sul fenomeno, incentivare azioni di promozione e prevenzione. L’auspicio è di favorire l’erogazione di servizi e la diffusione di strategie mirate alla riduzione dei tassi di suicidio e dello stigma ad esso associato”.
Le due giornate congressuali, muovendosi tra passato, presente e futuro, saranno un viaggio verso una nuova prevenzione del suicidio. Relatori nazionali e internazionali di grande fama si confronteranno sulle nuove frontiere farmacologiche (Stephen M. Stahl; Mario Maj) e psicoterapiche di gestione della crisi suicidaria (Otto F. Kernberg), e sugli strumenti di valutazione del rischio (Anthony R. Pisani; Kelly Posner). Infine, il dialogo aperto con l’autore Matteo B. Bianchi sarà l’occasione per riflettere su “La vita di chi resta” dopo un suicidio.

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