“I Papi veneti tra cinema e tv”: Zaia (presidente Regione), “nuovo approccio ha permesso di gettare ulteriore luce su documenti che delineano il filo che unisce cattolicesimo e mass media”

“Il paziente lavoro di squadra, ulteriormente avvalorato dalla preziosa collaborazione con le maggiori istituzioni, sia pubbliche che private, operanti nell’ambito cinematografico, si manifesta compiutamente in questa fondamentale iniziativa, ulteriormente impreziosita dalla prestigiosa cornice garantita dalla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia”. Lo scrive in una lettera il presidente del Veneto, Luca Zaia, rivolgendosi a mons. Dario E. Viganò, in occasione della presentazione del progetto “I Papi veneti tra cinema e tv”, presentato ieri nello spazio Regione Veneto all’Hotel Excelsior, al Lido di Venezia. Il progetto è a cura della Fondazione Mac (Memorie Audiovisive del Cattolicesimo), presieduta da mons. Viganò, e della presidenza della Regione Veneto, con l’obiettivo di valorizzare il peculiare profilo audiovisivo dei due pontefici veneti del Novecento: Giuseppe Sarto, Papa Pio X (1903-1914), e Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I (1978).
Per Zaia, “l’ulteriore pregio di questo cammino congiunto” sta “nel rigoroso metodo storiografico adottato, i cui prodromi si possono apprezzare pienamente nel suo volume ‘Papi e media. Redazione e ricezione dei documenti di Pio XI e Pio XII su cinema, radio e tv’, presentato a Roma, presso Palazzo Borromeo, lo scorso 26 maggio”.
Il presidente della Regione Veneto sottolinea: “La Fondazione, grazie a questi propositi che partono da lontano, risponde pienamente agli auspici del Santo Padre e si prefigura, pertanto, come Istituzione che funzioni da Archivio Centrale per la conservazione permanente e ordinata secondo i criteri scientifici, dei fondi storici audiovisivi degli organismi della Santa Sede e della Chiesa universale”.
“Il percorso di ricerca, inserendosi con originalità nel filone dei Religion and Media Studies, ha messo al centro della sua analisi i processi storici sui quali si è costruito il complesso rapporto tra cattolicesimo e media nel corso del Novecento, ‘secolo breve’ che ha plasmato indelebilmente il quotidiano che conosciamo”, ha aggiunto Zaia.
Secondo il presidente del Veneto, “il recupero delle riflessioni e degli interventi che caratterizzarono l’attività pastorale dei Pontefici Pio X e Giovanni Paolo I testimoniano, inoltre, anche le trasformazioni socio–culturali intercorse al Veneto lungo il secolo scorso”. Infine, Zaia osserva: “Il merito sta proprio nel nuovo approccio storico-critico con il quale viene gettata ulteriore luce conoscitiva su documenti di estrema importanza per delineare le caratteristiche del filo comune che ha unito il cattolicesimo con il lento, ma costante sviluppo dei mass-media e, al contempo, risulta fondamentale per leggere in profondità i percorsi di maturazione dei testi ponendoli in stretta relazione alle più generali politiche ecclesiastiche e al contesto globale nel quale essi vennero prodotti”.

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