Guatemala: Tribunale elettorale revoca sospensione del partito Semilla del nuovo presidente Arévalo, dopo la denuncia di “colpo di Stato” e manifestazioni di piazza. L’Osa monitora la situazione

Il Tribunale supremo elettorale (Tse) del Guatemala ha revocato ieri la sospensione della personalità giuridica del movimento progressista Semilla, cui appartiene il vincitore delle recenti elezioni presidenziali, Bernardo Arévalo, primo presidente di sinistra della storia recente del Paese. Il Tse ha stabilito la validità del partito di Arévalo durante il processo elettorale e si sono esortati i tre poteri dello Stato a “rispettare la volontà popolare espressa nelle urne”. La decisione è arrivata dopo che, venerdì scorso, il presidente eletto Arévalo aveva denunciato il rischio concreto di un “colpo di Stato”, e nel fine settimana migliaia di cittadini hanno manifestato a Città del Guatemala.
Importante anche la presa di posizione dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), la quale ha approvato venerdì una risoluzione che conferisce al segretario generale dell’organizzazione, Luis Almagro, una maggiore autorità per supervisionare il processo di transizione in Guatemala. Almagro si recherà nei prossimi giorni nel Paese centroamericano.
Il partito Semilla era stato sospeso il 28 agosto dalla Cancelleria per la cittadinanza, ufficio dello stesso Tse. Il Congresso, controllato dalla maggioranza che ha sostenuto il Governo uscente, aveva confermato la decisione e stabilito che i parlamentari di Semilla sarebbero stati presenti come “indipendenti”. La sospensione di Semilla era stata sollecitata in origine dal settimo giudice penale Fredy Orellana, su richiesta della procura generale.

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