Bambini in ospedale: Staiano (Sip), “mai più ricoverati in reparti per adulti”. Fazzi (Sinpia), “preoccupa situazione neuropsichiatria infantile”

“La nostra principale preoccupazione è far sì che i bambini non siano curati dai medici degli  adulti e in luoghi di cura progettati in funzione delle caratteristiche dell’adulto, ma da professionisti formati sui problemi clinici dei bambini e in spazi di cura a loro dedicati, perché è noto e ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica che questo ha un impatto sulla qualità e sulla sicurezza delle cure pediatriche”. Lo ha detto Annamaria Staiano, presidente Società italiana di pediatria (Sip) e co-presidente Federazione delle società scientifiche e delle associazioni dell’area pediatrica (Fiarped), presentando oggi presso il ministero della Salute il Libro Bianco dell’assistenza pediatrica in Italia della Fiarped. “Un problema – ha proseguito Staiano – che riguarda in maniera particolare alcune specialità pediatriche, a cominciare dalle Terapie intensive pediatriche. Negli ultimi tre anni (dato disponibile 2019-2020-2021) 6.254 minori sono stati ricoverati nelle terapie intensive, di questi quasi la metà, ossia 2.754, pari al 44%, sono finiti nelle terapie intensive per adulti, numeri che però devono ritenersi approssimativi, attesa l’assenza di un codice ministeriale che identifichi una Terapia intensiva pediatrica. Tra le specialità in cui si assiste più spesso al ricovero di minori con adulti vi è l’ortopedia e traumatologia (34%), e a seguire la chirurgia generale e l’otorinolaringoiatria (16%).
“Particolarmente delicata la situazione della neuropsichiatria infantile”, ha spiegato Elisa Fazzi presidente Sinpia (Società italiana neuropsichiatria infanzia e adolescenza) e co-presidente Fiarped: “L’esplosione delle richieste per disturbi psichiatrici gravi e acuti sta saturando i posti disponibili, compromette le risposte per disturbi neurologici gravi e complessi per i quali è indispensabile una competenza specialistica. Il 30% dei ricoveri per disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva avviene in reparti psichiatrici per adulti, e il 10% dei ricoveri psichiatrici avviene in stato di necessità in reparti psichiatrici per adulti, nonostante tale collocazione sia gravemente inappropriata”.

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