Ue: Metsola (Parlamento), “il mondo ha bisogno dell’Europa ma serve il coraggio per fare un salto in avanti”

Roberta Metsola in visita ufficiale in Portogallo (Foto SIR/Parlamento europeo)

“L’Europa è una scelta: una scelta che i Paesi hanno fatto perché hanno capito che la nostra opportunità migliore è se siamo insieme. Abbiamo scelto l’Europa”. Questo il messaggio lanciato dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola nel suo discorso alle Conferenze di Estoril del 2022 a Lisbona. Intervenendo alcuni giorni prima del discorso sullo stato dell’Unione, la presidente Metsola ha sottolineato che le decisioni devono essere prese rapidamente. “L’Europa ha il potere di trasformare, ma dobbiamo trovare il coraggio politico per compiere questo salto in avanti. Per cambiare il mondo. Possiamo farlo. Dovremmo farlo. Perché se noi non scriviamo il futuro, lo faranno coloro che hanno una visione molto diversa e il finale sarà molto diverso.”
Per quanto riguarda l’invasione illegale dell’Ucraina sovrana, ha dichiarato: “sono orgogliosa della risposta dell’Europa. Abbiamo sostenuto l’Ucraina, abbiamo fornito aiuti militari, sostegno politico e diplomatico, abbiamo accolto milioni di persone in fuga e abbiamo fornito finanziamenti su una scala senza precedenti. La mossa politica più significativa che abbiamo compiuto è stata concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’Ue. Perché l’Ucraina ha bisogno di speranza. L’Ucraina sta lottando per l’Europa e non la abbandoneremo”.
Per quanto riguarda le azioni volte a contrastare l’inflazione, ha dichiarato: “le persone sono preoccupate per le loro bollette, per come arrivare alla fine del mese, per il mondo che lasceranno ai propri figli. L’Europa deve reagire per far fronte a questa sfida. Che si tratti di affrontare l’aumento del costo della vita, i prezzi dell’energia elettrica, il cambiamento climatico, la difesa, la sicurezza alimentare. L’unica via per andare avanti è restando uniti”.
A seguito delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa, il prossimo passo dovrebbe essere una Convenzione. Si tratta di “garantire – secondo Metsola – che il discorso prosegua, per lasciare l’Europa pronta per la prossima generazione. Non possiamo rischiare di restare indietro perché sarebbe troppo oneroso sfidare la nostra burocrazia o lasciare che prevalgano interessi particolari. L’ultima importante riforma ha avuto luogo una generazione fa. Sappiamo che ciò che una volta funzionava per l’Ue a 15 può funzionare al limite per l’Ue a 27 ma non potrà funzionare per un’Ue a 32 o a 36. È arrivato il momento” delle riforme.

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