Diocesi: Carpi, presentato il Festival delle Abilità differenti. Zini (coop. Nazareno), “andare a ‘cercare’ l’altro non sul cellulare ma dal vivo”

Presentazione Festival abilità differenti (Foto diocesi Carpi)

“In presenza”: questa la frase e il concetto ripetuto più volte stamattina da Sergio Zini, presidente della Cooperativa sociale Nazareno di Carpi in occasione della presentazione della XXIV edizione del Festival internazionale della Abilità differenti che si svolgerà a settembre e ottobre tra Carpi, Bologna e Modena. “Una delle frasi veramente rivoluzionarie che ha dettato i primi sussulti della contestazione del Sessantotto – ha affermato Sergio Zini – si leggeva sui muri della Sorbona di Parigi: ‘De la présence, seulement de la présence’. La pandemia ci ha insegnato una nuova espressione: ‘in presenza’. C’è bisogno di qualcuno presente. Come don Luigi Chiampo che si imbatte nei migranti o Stephan Benhamou che aiuta un ragazzo autistico e costruiscono un’opera. In presenza. Come tanti di noi, operatori, che giorno dopo giorno, da uomini fragili quali siamo, ci prendiamo cura di altri uomini fragili col loro carico di dolore addosso che non sappiamo tante volte affrontare ma ci siamo, in presenza. I nostri ragazzi ci mostrano la strada: seguendo Enrico, Irene e Vittorio – i loro maestri – stanno imparando ad esprimersi nella musica, nella danza e nel teatro. Tutti noi abbiamo bisogno di un maestro, di un amico che si curi di noi, accolga nelle sue mani il nostro cuore delicato e ci faccia vedere il bello che c’è, qualcuno a cui poter dire: ‘E ti vengo a cercare / Anche solo per vederti o parlare / Perché ho bisogno della tua presenza / Per capire meglio la mia essenza’ (Franco Battiato)”. “Occorre andare a ‘cercare’ l’altro, non sul cellulare ma dal vivo, per conoscere anche l’odore di questa persona. In una realtà sempre più difficile (crisi economica, guerra), dopo la pandemia nella quale l’altro era il nemico che poteva infettarci, occorre ricreare relazioni. Il Festival – ha concluso Zini – parte da questo me nasce da un’attività quotidiana silente, come una ‘foresta che cresce’, grazie all’impegno di tante persone e alle collaborazioni con le istituzioni. Quest’anno, per la prima volta, ci sarà un’importante collaborazione con il Festival Filosofia, mediante uno spettacolo che unirà, con la danza, il nostro tema con quello del Festival, ossia la giustizia. Noi vi cerchiamo, fatevi trovare”.

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